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Schumacher, aumenta l’ottimismo: “Non è più in pericolo di vita”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-01-2014 - Ore 14:10

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Schumacher, aumenta l’ottimismo: “Non è più in pericolo di vita”

Anche oggi amici e familiari di Michael Schumacher sono arrivati di buon mattino all’ospedale di Grenoble, dove l’ex campione di Formula 1 è ricoverato da domenica in coma indotto dopo un incidente sugli sci. La moglie di Schumacher, Corinna, in compagnia del padre Rolf e del fratello Ralf sono stati i primi ad arrivare. Con loro c’era il medico di famiglia, il professor Gerard Saillant e il presidente della Fia Jean Todt con la moglie. L’ex team principal della Ferrari, grande amico di Schumi dopo i tanti trionfi di Maranello, praticamente tutti i giorni si reca a far visita allo sfortunato pilota. Ieri intanto, l’ex pilota di Formula 1 Philippe Streiff, grande amico di Schumacher, ha detto all’Associated Press di aver parlato con il dottor Saillant, secondo cui la vita di Michael non sarebbe più in pericolo. La manager di Schumacher Sabine Kehm ha però invitato tutti alla cautela, ribadendo che “le sue condizioni sono ancora critiche ma stabili”.

 

 

“Non sono un medico – ha precisato Streiff parlando con i giornalisti – sto solo riferendovi quello che mi ha detto Gerard Saillant. E lui mi ha detto che Schumacher è ancora in gravi condizioni, ma ora per fortuna non è più in pericolo di vita”.

Gli inquirenti intanto cercano di capire se dalle immagini della telecamera che Schumachger aveva su casco sia possibile capire la dinamica dell’incidente.  Michael Schumacher al momento dell’incidente aveva una piccola telecamera amatoriale montata sul casco, una “Go-Pro” che gli investigatori hanno cercato a lungo in mezzo alla neve, invano. Però sapevano che doveva esserci, esistevano testimonianze precise.

 

Quell’aggeggio lo conservava infatti la famiglia del pilota, che in un primo tempo si sarebbe rifiutata di darlo agli inquirenti, invocando la privacy. Ma ieri sera la telecamera è entrata in possesso del procuratore capo Patrick Quincy, così come gli sci e i pezzi del casco. Il magistrato potrà dunque stabilire con esattezza cosa sia davvero accaduto sulle piste di Méribel, domenica. Nel frattempo, gli uomini della procura di Albertville hanno interrogato il figlio del campione, Mick, la sua fidanzatina e il maggiordomo, che erano con Schumacher negli attimi della disgrazia.Perché Schumacher sciava con il maggiordomo accanto.

Fonte: Repubblica.it

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