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Conferenza Stampa De Zerbi:"Atteggiamento troppo passivo dopo il 2-0. Dobbiamo rialzarci"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-10-2016 - Ore 23:55

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Conferenza Stampa De Zerbi:

Roberto De Zerbi, tecnico del Palermo, in sala stampa per la conferenza post match:

Palermo sotto tono dopo l’1-0?
"Sì, ma non è giustificabile per un atteggiamento troppo passivo dopo il 2-0. La Roma la mette sul palleggio, è dura pressarli ma dobbiamo capire che se la squadra parte per salvarsi non è importante perdere, ma ripartire. Giovedì abbiamo una partita importante, dobbiamo rialzarci"

Il Palermo dovrebbe fare più punti in casa?
"Il Palermo deve trovare una fisionomia veloce e avere un atteggiamento giusto, più convinto, con più coraggio e voglia di giocarsi la partita, poi arriveranno i risultati. Non credo che i risultati arrivino dal cielo, credo che arrivino attraverso atteggiamenti che abbiamo avuto. A Genova vincevamo 1-0 fino al 94’, col Torino abbiamo perso, ma il risultato non rispetta l’andamento della partita. Oggi dopo il 2-0 abbiamo mollato troppo facilmente"

Cosa salva della partita di stasera?
"Fino al 2-0 abbiamo tenuto bene il campo, potevamo ripartire con qualche uomo in più, se vuoi giocarla con più coraggio rischi di subire ancora di più. Quando ho firmato col Palermo sapevo dove andavo, i giocatori sapevano che bisognava lottare. Con l’Udinese una partita importantissima, ma non piove dal cielo: bisogna assumersi le responsabilità tutti. Io sono il primo responsabile, poi tutti dobbiamo fare qualcosa in più in termini di responsabilità. La convinzione va oltre la maglia sudata. Ci vuole sudare la maglia ma anche più atteggiamento diverso"

Si sente poco incoraggiato?
"A me l’incoraggiamento se c’è lo prendo, sono l’ultimo arrivato. Le mie idee me le tengo strette, e vado avanti con loro. Nessuno ha la verità in tasca, chi vince e chi perde. Ho ben chiaro cosa voglio fare, cosa voglio dare alla squadra. Si vede o non si vede, non mi sposta neanche di una virgola. Sapendo anche di andare incontro ai rischi che un allenatore trova. Ma non mi smuovo di un centimetro"

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