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Conferenza Stampa Spalletti: "Se c'è da fare turnover lo si fa con l'allenatore. Lo stadio darà benefici a tutti"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-02-2017 - Ore 21:43

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Conferenza Stampa Spalletti:

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, in sala stampa per la conferenza post match:

Ieri ha detto che chi sarebbe sceso in campo e avrebbe fatto bene sarebbe stato riconfermato? E’ rimasto soddisfatto?
Secondo me i calciatori c’entrano poco. Non li ho messi in condizioni di fare una buona partita ma non per le scelte degli uomini, che non si possono definire riserve. E’ stata una brutta prestazione che non aveva la tensione dell’episodio. Ho chiesto a Perotti ed El Shaarawy di seguire i loro terzini che spingono molto e quindi hanno avuto tempo in mezzo al campo si palleggiare e gestire, non avendo giocatori che aggrediscono la palla. Abbiamo mandato Manolas e Jesus ad accorciare sui mediani e li ho costretti a fare una fatica ulteriori che non ha funzionato al meglio. Alisson ha fatto benissimo. Per cui se c’è da fare turnover si fa con l’allenatore

L’importante era qualificarsi. Ma giocatori come Vermaelen o Rui quanto tempo avrebbero per recuperare a pieno? Cosa ha detto a Rudiger dopo l’espulsione?
Mario e Thomas hanno avuto dei problemi stasera in base a ciò che ho spiegato prima. Poi tutti si sono allenati forte in vista della prossima partita e quindi erano un po' affaticati. Al di là della sconfitta la partita è stata presa sul serio ed abbiamo lavorato bene in allenamento. Ma tra fatica e modulo scelto nel primo tempo non ha funzionato bene. Nel secondo abbiamo fatto meglio. Mi dispiace ma è andata così. Su Rudiger, quando succedono questi episodi, sono tutti dispiaciuti. Lui era molto dispiaciuti e ne parleremo meglio domani anche se lui stesso si è accorto di aver commesso un errore importante

Sorpreso sulla mancata qualificazione di Zenit e Bilbao? Cosa pensa dell’esonero di Ranieri?
A parte lo United che è quello da battere ci sono molte squadre forti ed organizzate. Dello Zenit mi dispiace. Su Claudio non lo si capisce l’esonero, ci si rimane mane. Ma conosco il ruolo dell’allenatore e si deve essere sempre pronti a tutto. In questo caso non sono stati riconoscenti essendo lui l’artefice della vittoria lo scorso anno, e se si è coerente lo si accetta anche in una retrocessione; senza dare colpe a nessuno. Ma è successo così, ed io lo so, e mi dispiace per lui. Se gli manca il campo può venirci a trovare ed insegnarci le sue esperienze

Domani ci sono i sorteggi ma anche la partita sullo stadio. Lo famo sto stadio? Tutto ciò condiziona la squadra?
Tutti si ha un dovere professionale. A vederla così ci sono cose che non riesco a capire ma mi sembra che nelle ultime ore ci sia stato un dialogo con il Comune. Mi viene difficile pensare che non ci si riesca a mettersi d’accordo su una cosa da cui tutti avranno benefici. Il movimento del calcio è importante e determina lavoro a tanti, e ciò va tenuto presente. A volte viene il dubbio su chi ha interesse nel non farlo fare, perché va bene rispettare le regole ma è troppo che se ne parla. Ma non posso giudicare perché non sono competente nel settore ma sono spinto a guardarla con più attenzione per capirne di più. Pallotta ha detto bene perché ha ambizioni di crescita e si rischia che vada via. Ognuno deve essere competente nella professione che fa”.

 

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