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Stadio della Roma, Marino: "La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico, ha fatto un favore ai costruttori"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-02-2017 - Ore 17:44

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Stadio della Roma, Marino:

L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, è intervenuto nel corso del programma televisivo Faccia a Faccia in onda su La 7, per parlare del proggetto dello Stadio della Roma. Queste le sue parole:

La Raggi oggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la giunta Marino aveva bocciatoLa Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni di euro per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori. Quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche. Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo è quello che accadrà perché vengono cancellati il ponte pedonale che collega con la Roma-Fiumicino dall’altro lato del fiume, viene cancellato un ponte sul fiume che collega l’autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare, viene cancellato completamente il rifacimento di tutta la via del Mare fino al Raccordo e viene cancellato il prolungamento della metro B. Al posto delle torri poi avremo 18 edifici alti sette piani ricordiamo cos’era il parcheggio al Flaminio quando eravamo ragazzi, distesa di siringhe, prostituzione di notte, oggi c’è un segno distintivo che rimarrà nel tempo, le tre testuggini dell’Auditorium di Renzo Piano. Meglio 18 edifici bassi oppure tre grattacieli disegnati da uno dei più grandi architetti che rimarrebbero nella storia dell’architettura? Nella delibera votata dalla mia giunta e voluta fortemente dall’assessore Caudo avevamo legato per 30 anni e con un vincolo di strumentalità lo stadio alla Roma. E abbiamo anche detto che se per caso questo non fosse accaduto negli anni futuri allora i proprietari avrebbero dovuto pagare 200 milioni di euro di penale attualizzati a quando questo fosse accaduto. Speriamo che i 5 stelle mettano anche questa norma nelle delibere che dovranno fare. Noi ci avevamo pensato e lo avevamo scritto. Questo di Raggi è esattamente il progetto che ci presentarono all’inizio e che noi bocciammo. Siamo passati dallo stadio della Roma, lo dico con le parole di Aldo Fabrizi, alla ‘romanella’, la pasta ripassata, non costa niente ma è buona lo stesso. Berdini ha definito la mia delibera scellerata? Temo che non abbia letto la delibera e non si sia reso conto che abbiamo scritto addirittura che se anche una sola di quelle opere sarebbe venuta a mancare, sarebbe caduto l’interesse pubblico e lo stadio non si sarebbe potuto fare. In questo momento vincono i costruttori. Quello che la sindaca Raggi sventaglia davanti a tutti come un gagliardetto, cioè la stabilità idrogeologica, non è un intervento per il pubblico ma è uno di quegli interventi che Pallotta ci presentò dall’inizio per lo stadio. Figuriamoci se una persona intelligente come Pallotta avrebbe costruito lo stadio senza proteggerlo dai rischi idrogeologici“.

Fonte: La 7 - Faccia a Faccia

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