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A Destro conviene restare alla Roma? Vediamo se i numeri ci aiutano a capire... (VIDEO)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-01-2015 - Ore 15:03

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A Destro conviene restare alla Roma? Vediamo se i numeri ci aiutano a capire... (VIDEO)

Mattia Destro serve ancora alla Roma? E la Roma è ancora la squadra ideale per Mattia Destro? Domande a cui la dirigenza giallorossa sembra già avere una risposta chiara, se è vero che le voci di mercato sull’attaccante cresciuto nell’Inter si stanno moltiplicando in questi giorni e all’interesse del Milan si è ora aggiunto quello della Fiorentina. Voci a cui non è seguita una secca smentita ma solo una risposta con sorriso (ironico?) di Garcia in conferenza stampa prima del derby.

Perché la Roma potrebbe decidere di lasciar partire il suo giocatore e del perché sono in tanti ad essere interessati a Destro ci occuperemo in questa analisi, come al solito divisa in due parti partendo dalla stagione 2011-2012 in cui si mise in luce con la maglia del Siena: prima faremo riferimento ai valori medi per un attaccante (assist, key passes, tiri a partita, duelli aerei, dribbling, falli subiti, palle perse), quindi faremo riferimento a SOT e percentuali realizzative.

In questa stagione tutti i dati sono in diminuzione, ma il dato che probabilmente più sta facendo riflettere la Roma è quello dei tiri a partita, sempre in discesa nelle due stagioni e mezzo nella Capitale. Dai 2,4 tiri di Siena, infatti, Destro è passato ai 2,1 del primo anno con i giallorossi agli 1,9 della passata stagione agli 1,4 di questa in cui ha già 14 presenze. Nell’analizzare questo dato va tenuto conto del gioco che la squadra di Garcia sta sviluppando in questo campionato. Più volte in stagione abbiamo infatti sottolineato come i giallorossi stiano tirando (30 tiri nello specchio e 54 conclusioni totali in meno rispetto al Napoli) poco rispetto alla mole di gioco e alla percentuale di possesso palla e come la maggior parte delle conclusioni arrivi dagli inserimenti delle punte esterne. Senza dimenticare la presenza al centro dell’attacco di Francesco Totti, divenuta ancora più ingombrante dopo la doppietta nel derby.

Altri dati in calo: i duelli aerei sono passati dal massimo in carriera dello scorso anno (0,9) al minimo di questo campionato (0,2). Stesso valore per i key pass, che avevano raggiunto il top con 1 a partita nel 2012-2013, a dimostrare una scarsa partecipazione al gioco. Sempre nel 2012-2013 i dribbling erano 1,3, mentre ora sono solo 0,1. In discesa anche i falli subiti: dagli 1,6 di Siena agli 0,4 di quest’anno.

Eppure ad inizio stagione Mattia Destro doveva essere l’uomo in più dell’attacco romanista. Lasciati finalmente da parte i problemi fisici, ha potuto svolgere la preparazione con il resto della squadra continuando quel lavoro che aveva iniziato nella seconda metà della passata stagione in cui aveva guidato il tentativo di rimonta scudetto della Roma con 13 gol in 20 partite (di cui 15 da titolare). C’è un dato che dimostra però come proprio la passata stagione sia stata l’eccezione. Il rapporto tra gol e minuti giocati nel 2013-2014 è stato di 0,0105 mentre nelle altre stagioni considerate presenta valori di 0,0054 (a Siena), 0,0053 (primo anno a Roma) e di 0,0056 in questa prima parte di stagione.

SOT e percentuale realizzativa ci lasciano invece un’immagine difficile da decifrare. La percentuale di tiri nello specchio è infatti la più alta da quando è in giallorosso con il 57,89% nonostante i tiri dall’interno dell’area di rigore siano scesi da 1,9 a 1,1 a partita. L’efficacia offensiva è invece crollata in un anno di oltre 20 punti percentuali. Nella passata stagione Destro trasformava in gol il 59,09% dei tiri nello specchio risultando il migliore tra chi è arrivato in doppia cifra, mentre quest’anno è al 36,36%.

Cambiare aria sarà la soluzione per ritrovarsi?

Fonte: la Statistica, il primo blog italiano di statistica applicata al calcio

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