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Abete: “Juve, complimenti. Ma la Figc è stata chiara sul numero degli scudetti: sono 29″

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-05-2013 - Ore 16:38

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Abete: “Juve, complimenti. Ma la Figc è stata chiara sul numero degli scudetti: sono 29″

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha telefonato a quello della Juventus, Andrea Agnelli, per complimentarsi dello scudetto vinto ieri, ma ha sorvolato sul conteggio dei titoli che secondo per il club bianconero restano 31.

CONTEGGIO SCUDETTI — “Sul numero degli scudetti la Federazione è stata chiara anche in occasione dello scudetto 2011/12 – ha precisato Abete -. Quello della Juventus è stato un campionato vincente e convincente in termini di gioco espresso, di elevato livello qualitativo, e in termini di capacità competitiva che in Europa si è fermata solo contro il Bayern, una grande squadra che si è confermata con i 7 gol al Barcellona”.

 

 

I COMPLIMENTI — “È un grande successo per la Juve, quindi complimenti al presidente Agnelli – continua Abete -, alla dirigenza, ai giocatori, al tecnico. Ieri ho telefonato al presidente Agnelli, gli ho fatto i miei complimenti sinceri, in bocca al lupo alla Juve affinché riesca sempre più a far sì che cresca la competitività dell’Italia a livello internazionale. È una necessità che abbiamo con la Juve e con le altre squadre che si qualificheranno a Champions ed Europa League”.

 

 

 

L’URGENZA DEGLI STADI — “Il calcio italiano – ha concluso Abete – s’inserisce nel contesto del Paese Italia. Gli imprenditori italiani che investono nel calcio si inseriscono in un contesto di un Paese che è in grande difficoltà. Come dirigenti sportivi dobbiamo migliorare la competitività del sistema italiano, ma il nostro Paese rimane comunque al quarto posto nel ranking della Uefa, siamo i quinti come numero di spettatori negli stati, inclusi paesi come Brasile Argentina, Cina e Giappone. Abbiamo delle posizioni importanti e tutti noi lavoriamo perchè migliorino ma è difficile farlo se non migliora il sistema Paese ed è difficile farlo senza infrastrutture idonee. Quello degli stadi, come ha ricordato anche il presidente Enrico Letta è una priorità perché senza infrastrutture adeguate non possiamo risultare competitivi”.

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