ABETE: ”Riforma giustizia sportiva ha elementi di possibilità e criticità”

«Noi siamo grati al presidente Malagò di aver messo subito all'attenzione la riforma della giustizia sportiva, perchè la precedente riforma si vide che non poteva avere attuazione e rimase di fatto congelata. Solo due federazioni la inserirono nei loro statuti, ma non ci fu un seguito. La riforma della giustizia sportiva ha degli elementi di possibilità e, a mio avviso, degli elementi di criticità». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, spiega all'Adnkronos il voto contrario sulla riforma sulla giustizia sportiva voluta del presidente del Coni. «Abbiamo detto noi che non aveva senso un arbitrato a valle di due gradi di giudizio, e quindi l'abolizione del Tnas non fa che realizzare un nostro obbiettivo, ma non perchè avessimo qualcosa nei confronti dei professionisti che fanno parte del Tnas, ma perchè non aveva senso un iter arbitrale a valle di un doppio giudizio di merito. Peraltro l'iter arbitrale porta fisiologicamente a delle mediazioni, a delle situazioni di sconti. È insito nelle realtà dell'arbitrato, anche civile», sottolinea Abete che giudica «positivo il fatto che, sulla scia di quanto previsto nel nostro paese, il collegio di garanzia abbia solo una funzione di verifica di legittimità»