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Agnelli:" Sì alla revisione delle rose ma bisogna istituire seconde squadre"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 24-10-2014 - Ore 12:32

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Agnelli:

"La revisione delle rose delle società di serie A è sacrosanta ma deve essere sostenuta da una politica di immigrazione che sappia governare la situazione in un mondo in costante movimento e dalla istituzione delle seconde squadre, da preferirsi alle cosiddette multiproprietà. Che non farebbero altro che alimentare valutazioni artificiose e piccoli potentati provinciali". Così il presidente della Juve, Andrea Agnelli, nel corso dell'assemblea dei soci. "I club competitor in Europa hanno giovani iscrivibili nella lista B della Uefa con presenze in prima squadra molto superiori ai loro pari età italiani -ha proseguito- non si tratta di coraggio, si tratta di gestione e programmazione, caratteristiche che il sistema delle società delle seconde squadre può garantire grazie al passaggio, a stagione in corso, di giovani dalla seconda alla prima squadra", ha spiegato Agnelli. "Basta guardare con un minimo di distacco e senza partigianeria la situazione del calcio italiano per riconoscerne il progressivo declino -ha detto il presidente della Juventus- meno di vent'anni fa Inghilterra, Spagna e Germania guardavano all'Italia come ad un esempio, oggi ci hanno sopravanzato in qualsiasi parametro di riferimento, il livello di ricavi, in termini di sostenibilità del business, risultati sportivi, valori assoluti e relativi di riempimento degli stadi, ranking Uefa. Oggi -ha proseguito- fatichiamo a difendere la quarta posizione dal Portogallo". "Solamente 10 anni fa dalla gestione 'match day' -ha ricordato Agnelli- la serie A generava gli stessi ricavi della Bundesliga, poco meno di quelli della Liga spagnola e circa un terzo della Premier League. Eravamo già allora una tartaruga, oggi siamo un gambero. La Bundesliga e la Liga generano oggi il doppio e i ricavi da stadio del nostro calcio sono scesi sotto la soglia dei 200 mln, di cui i 20%, un quinto, prodotti dalla Juventus Stadium. Quest'ultimo rimane invece l'unico esempio di struttura all'avanguardia, ma rappresenta soltanto un ventesimo del prodotto complessivo. Troppo poco", ha concluso.

Fonte: Adnkronos

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