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Alla scoperta del San Lorenzo

condividi su facebook condividi su twitter Di: Federico Falvo 02-09-2016 - Ore 12:15

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Alla scoperta del San Lorenzo

Sabato tre settembre la Roma affronterà in amichevole il San Lorenzo, in occasione della Festa della Famiglia ed in nome di Papa Francesco, tifoso del club argentino. La Roma, dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia, ha deciso di donare l’intero incasso alle popolazioni che hanno subito sulla loro pelle gli effetti del terremoto. Si spera che alla partita presenzino più spettatori possibili per dare un aiuto a distanza a chi in questo momento ha bisogno più di fatti e sostegno che di una partita di pallone. Dunque un’occasione per fare del bene assistendo ad un match tra due squadre che normalmente non si sarebbe forse mai affrontate provenendo da continenti differenti e giocando competizioni diverse. Ma chi è il San Lorenzo?
Il San Lorenzo, noto completamente come San Lorenzo de Almagro, è una squadra argentina di Buenos Aires; una delle cinque big del campionato insieme a Boca Juniors, River Plate, Independiente, e Racing Club. Il club, attualmente una polisportiva ma conosciuto principalmente per il calcio, è stato fondato ufficialmente nel 1908. Ma gli inizi risalgono a qualche anno prima, ad un gruppo di ragazzi di colore di Almagro che giocavano in una squadra di quartiere e che sfidavano gli altri quartieri in strada in una sorta di campionato interno e non ufficiale. Ma con il passare degli anni e l’avvento delle nuove tecnologie e mezzi di trasporto, si rivelò alquanto difficile giocare per strada, con le partite che diminuivano drasticamente. Los Forzosos de Almagro (I forti di Almagro), questo il primo nome del club, trovarono dunque “riparo” in un oratorio gestito da un parroco salesiano di origini italiane; Lorenzo Massa. L’accordo tra il parroco ed i ragazzi era semplice: utilizzare il campo a patto di seguire la messa della domenica. E fu così che nel 1908 nacque il San Lorenzo de Almagro, San Lorenzo in onore del parroco che li accolse e Almagro per il quartiere in cui i ragazzi cominciarono a giocare a pallone.
Cominciarono così i campionati per il San Lorenzo, campione di Primera Division C nel 1914 e campione d’Argentina per tre volte tra il 1923 ed il 1928 (in quegli anni vinsero anche due Copa Rioplatense, una sorta di gara secca tra i campioni d’Argentina e quelli dell’Uruguay). Ma solo nel 1931 arriva il primo campionato ufficiale organizzato dall’AFA (Associazione Calcio Argentina), con il San Lorenzo che chiude da protagonista senza però alzare il trofeo, che arriverà due anni più tardi. E’ infatti la stagione 1933 quando i Santos (uno dei vari soprannomi del club) vincono il campionato. Una stagione combattuta fino all’ultima giornata contro il Boca Juniors, battuto per 2-0 alla terz’ultima giornata; anche se il sorpasso in classifica non durò molto vista la sconfitta la giornata dopo. Tutto da decidersi all’ultima giornata, con il San Lorenzo che ospita il Chacarita Juniors mentre il Boca è ospite di un River senza più ambizioni da titolo. Ma qui accade l’impensabile, con il Boca che perde per 3-1 ed il San Lorenzo che vince col minimo scarto e alza al cielo il suo primo titolo ufficiale. Dopo di questo vi saranno altri 15 titoli nazionali, gli ultimi dei quali nel 2013 e la Supercoppa Argentina nel 2015.
I primi trofei fuori dall’Argentina per il San Lorenzo risalgono alla storia recente del club, con la Copa Marioca (successivamente chiamata Coppa Sudamericana ed equivalente della nostra Europa League) nel 2001 e nel 2002. Due stagioni fa la massima vittoria continentale del San Lorenzo, con il successo in finale di Copa Libertadores (equivalente della nostra Champions League) nel 2014 contro il Nacional Assuncion (2-1). Ciò permise ai Santos di sfidare in finale del Mondiale per Club il Real Madrid, perdendo per 2-0.
Tra gli ex giocatori del club ricordiamo il portiere paraguaiano Chilavert, definito come uno dei più forti al mondo. Il difensore Fabricio Collocini, ex Milan ma divenuto conosciuto al Newcastle. Il difensore ex Inter ed attualmente dirigente dei nerazzurri Ivan Cordoba. Il centrocampista attualmente all’Atletico Madrid Correa. Il centrocampista Kily Gonzalez, ex Inter e Valencia. Il difensore Jorge Higuain, padre del Pipita. L’ex Napoli e PSG Ezequiel Lavezzi. Il difensore ex Juventus Paolo Montero. L’ex Fiorentina Mario Santana. Il centrocampista del Real Madrid ed Inter Santiago Solari. Il difensore Mario Yepes, campione di Coppa America con la Colombia nel 2001 ed ex Milan e Atalanta, ed infine il terzino del Manchester City ed ex obiettivo di mercato dei giallorossi Pablo Zabaleta.
Attualmente nella rosa del San Lorenzo vi giocano, tra gli altri: lo stesso Collocini, Tino Costa (Genoa e Fiorentina) e Belluschi (Genoa). Inoltre ben nove giocatori dei Santos hanno origini italiane e sono forniti di doppio passaporto.
Un San Lorenzo, dunque, che in patria è una delle migliori squadre del paese con un blasone di tutto rispetto. Inoltre molti dei calciatori che hanno lasciato ottimi ricordi in Europa sono cresciuti o transitati dal club che può definirsi una buona fucina per grandi giocatori. Dunque per sabato vi sono tutti i presupposti per assistere ad una bella sfida, anche se pur sempre amichevole. Ma alla fine quello che conterà maggiormente sarà il sostegno che si potrà dare a chi nell’ultima settimana ha perso tutto ed ha sofferto oltre ogni immaginazione. Una Festa della famiglia a sostegno di quelle famiglie che ad oggi dormono nelle tende e non hanno una casa. 

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