Allegri lancia nuova Juve: "Avremo stimoli nuovi"

Via libera alla nuova Juve, alla Juve di Allegri. Come in Champions League contro l'Olympiacos, così anche domani contro il Parma i bianconeri si presenteranno con il nuovo vestito: il 4-3-1-2, marchio di fabbrica del tecnico. Mancheranno però sia Vidal sia Pirlo, fermato proprio oggi da una contusione alla coscia sinistra. Il progetto tattico era ben chiaro nelle intenzioni di Allegri fin dal suo arrivo; poi gli infortuni e la sensibilità del tecnico di non stravolgere le certezze della squadra dopo il traumatico cambio di panchina avevano consigliato di proseguire sulla strada del consolidato 3-5-2. Ora il futuro è arrivato: il nuovo modulo è stato definitivamente sdoganato martedì scorso. «Continueremo sulla strada intrapresa con l'Olympiacos - assicura Allegri -: piano piano cercheremo di cambiare, per avere degli stimoli nuovi, per misurarci giocando anche in modo diverso, visto che i giocatori hanno tutte le qualità per farlo». Contro il Parma sarà la prima volta in campionato di un tema tattico che è destinato ad esaltare le caratteristiche del centrocampo juventino, il reparto migliore della squadra, ma anche ad aprire le porte ai tre attaccanti. Il tecnico conferma: «La squadra può giocare anche con il tridente, dipende dalla disponibilità dei tre nella fase di non possesso. Ci vuole equilibrio, nessuno può permettersi tre giocatori che stanno davanti senza partecipare alla fase difensiva». Le soluzioni sono diverse: la più offensiva prevede Tevez trequartista alle spalle di due punte, verosimilmente Llorente e Morata; quella più equilibrata, contempla uno dei quattro centrocampisti dietro a due attaccanti. La chiave, appunto, è l'equilibrio e proprio questa seconda ipotesi dovrebbe essere quella scelta per affrontare il Parma, con Pereyra dietro Tevez-Llorente (Ogbonna dovrebbe essere il terzino sinistro). Vidal è squalificato ed il forfaiti di Pirlo sposterà Marchisio in mezzo nel terzetto di mediana, con Romulo sulla fascia destra. Per l'ex Verona sarebbe la prima partita da titolare: in campionato quest'anno ha giocato soltanto una decina di minuti, gli ultimi a S.Siro contro il, Milan. «Siamo reduci - riconosce Allegri - da una partita con grande intensità, con grande dispendio di energie fisiche e mentali». Bisogna evitare i cali di tensione. Anche perchè «il campionato è molto più equilibrato di quanto sembri, non avevo dubbi che il Napoli tornasse in alto» e perchè l'avversario non lascia tranquillo l'allenatore bianconero. «Tutti davano il Parma per spacciato poi ha battuto l'Inter. Ha in Cassano un giocatore straordinario: è definito un pò matto ma passa la palla come pochi al mondo». L'importante, secondo Allegri, sarà sfruttare la carica e la positività date dal successo in Champions. «Però questo non vuol dire che abbiamo risolto tutti i problemi: bisogna migliorare molto la fase realizzativa perchè sbagliamo troppo, serve più cattiveria davanti alla porta». La chiusura è una carezza ai tifosi: «Sono entrato nel mondo Juve il 16 luglio ed è normale che fossero molto attaccati a Conte e che dovessi conquistarli. Il rapporto è ottimo grazie ai ragazzi che stanno facendo molto bene»