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Amareggiati dopo Milano, ma ancora imbattuti

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-12-2013 - Ore 11:02

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Amareggiati dopo Milano, ma ancora imbattuti

IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Ci siamo rimasti male. Inutile negarlo. Se dicessimo il contrario rischieremmo di perdere la credibilità necessaria alla continuità di un discorso che non si è affatto interrotto fra le brume del Meazza. E ’ vero che la notte del popolo giallorosso è trascorsa insonne fra i tormenti di ciò che è stato e quello che poteva essere. Fortunatamente la luminosa mattinata romana ha restituito alla mente la freschezza di giudizi, frettolosamente archiviati dall’emotività del momento che da quando esiste il mondo raffigura un sentimento legittimo ma provvisorio.

La corsa all’edicola, pur con qualche nota stonata, ha contribuito a rinvigorire le certezze rimaste nel temporaneo angolo della delusione. "Una Roma show illumina il palcoscenico di S. Siro" è la sintesi dell’unanimità di giudizi imposta dalla realtà. Poi, se il solito qualcuno si diletta a parlare di fuga juventina, di una squadra che non sa più vincere oppure del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, il pulpito onesto si vede costretto a ribellarsi contro la strisciante malafede. La predica contiene un paio di cosette che i tifoni giallorossi non hanno digerito. Il calcio di rigore su De Rossi, ignorato da Rocchi, avrebbe potuto dare il colpo di grazia al non gioco dei diavoletti rossoneri. Il mite Kakà, depositario di una classe che sembra appartenergli di diritto, se volete saperlo ha dato una svolta alla partita. Dilaniato dalla frustrazione, l’angioletto di lady Barbara ha tolto di mezzo Castan spedendolo negli spogliatoi. Attenti a dire che si è trattato di una normale spallata. Il risultato dice che Garcia si è trovato a colmare il buco in corsa e la difesa più forte del campionato si è vista scippare di uno dei suoi migliori interpreti. Questi sono fatti, il resto è aria fritta.

 

La Roma padrona di S. Siro sa di poter brindare con calice colmo. Basta e avanza per poter ubriacare ancora il campionato, compresa la vecchia signora segnalata in fuga. Per quanto riguarda la squadra che non saprebbe più vincere, per una volta tanto vogliamo chiamare in causa la sorte e le casualità, come le chiama Garcia? Se qualcuno le considera pretesti banali, padrone di farlo. Ma rischierebbe di esporsi al ridicolo. La realtà incontrovertibile e onesta dice a chiare lettere che la Roma è la splendida novità del campionato. Non sempre capiterà che il bersaglio venga sfiorato da palloni beffardi, che tutti i rimpalli sistematicamente vadano a finire sugli stinchi degli avversari, che la difesa più arcigna lasci varchi riparati in fretta. Capiterà invece che la luce del Capitano, tornata ad accendersi a Milano, sprigioni tutta la sua potenza. Che Destro, superato il rodaggio, continuerà a terrorizzare i portieri. Le frecce non mancano all’arco di Garcia il quale si è permesso il lusso di presentare sulla ribalta del torneo una squadra che fa scrivere: "Il Milan è riuscito a contenere la Roma". Quindi, il campionato romanista continua, anzi ricomincia domenica. Chiudere l’anno senza sconfitte è un sogno che non possono permettersi gli affannati inseguitori!

Fonte: il romanista

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