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Aubameyang vince il Pallone d'oro africano. Yaya Tourè non ci sta: "Tutto ciò è patetico"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-01-2016 - Ore 21:25

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Aubameyang vince il Pallone d'oro africano. Yaya Tourè non ci sta:

l regno africano di Yaya Touré è crollato. E lui non l'ha presa bene. Pierre-Emerick Aubameyang è il nuovo Pallone d'Oro africano, dopo quattro vittorie di fila del centrocampista del City. L'attaccante del Borussia Dortmund lo ha superato per 7 voti (143 a 136), terzo il ghanese Andre Ayew, ex Marsiglia ora allo Swansea, con 112 preferenze. L'annata di Aubameyang, passato e non capito anche al Milan, è stata clamorosa, con un netto miglioramento delle proprie prestazioni, frutto anche di un "avanzamento in campo": se nella seconda parte della Bundesliga della scorsa stagione aveva segnato 11 gol, in quella attuale è già a quota 18 in 17 partite, con 27 reti in 27 gare fra tutte le competizioni (compresi i preliminari di Europa League). L'uomo mascherato (in passato ha festeggiato i gol con maschere dell'Uomo Ragno e di Batman) è ormai la stella dei gialloneri di Tuchel, oltre che uno dei bomber più prolifici e temuti d'Europa.

L'IRA DI YAYA — Nessuna discussione sulla sua incoronazione, quindi? Macché, perché nel 2015 si è giocata anche la Coppa d'Africa. Lui ha già compiuto una mezza impresa a portare il Gabon alla fase finale (uscito al primo turno), ma Yaya Touré ha vinto la coppa, con la Costa d'Avorio. E il fatto che la cosa sia passata in un certo senso in secondo piano nelle votazioni lo ha fatto letteralmente infuriare, tanto da gettare la croce sull'intero continente. Yaya a caldo ha commentato: "Sono molto molto deluso. E' triste vedere come l'Africa consideri poco i trofei vinti in Africa. È vergognoso il fatto che noi africani ci concentriamo più su quello che succede fuori dal nostro continente. Tutto ciò è indecente, è patetico. Come ho detto più volte, se è inutile avere troppo a cuore l'Africa, perché l'Africa sarà la prima a scaricarti". Insomma, Touré l'ha presa malissimo, dimenticandosi dei quattro anni consecutivi in cui era stato premiato e dimenticandosi anche che gran parte della sua stagione con club, il City di Pellegrini, non era stata all'altezza della sua fama.

SOPRA LE RIGHE — La cosa, a occhio, non farà perdere il sonno ad Aubameyang, uno che non ha mai tenuto un basso profilo, né quando si tratta di mostrare gioielli (scarpini con Swarowski da 3200 euro) o supercar (di cui è collezionista), né a livello di dichiarazioni: "A volte mi dico: 'Merda, quanto sono forte?'. Se posso fare 40 gol in un campionato? Se Ronaldo o Messi possono farne 50, perché no? E' una questione di concentrarmi sull'obiettivo". Pierre, nato in Francia e figlio d'arte (80 presenze col Gabon per papà Pierre François, centrocampista difensivo), ha scelto la nazionalità africana dopo una gara con l'Under 21 francese: ha due fratelli, anche loro calciatori, ma è il più giovane (26 anni) e il più forte della famiglia. E' il primo giocatore del Gabon a vincere il premio. La sua quotazione si avvicina agli 80 milioni. Arsenal, Manchester United e Liverpool sono interessate, ma durante la premiazione ha assicurato: "Resto a Dortmund, non vado da nessuna parte". Così evita anche di incrociare Yaya Touré...

 

Fonte: Gazzetta.it

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