Beretta, pres. Lega Calcio: "In questi casi, non funziona la responsabilità oggettiva""
"È stata un'altra domenica molto brutta per il calcio italiano, ci sono stati episodi assolutamente inaccettabili". Queste le parole di Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, in merito a quanto accaduto prima e durante il derby tra Torino e Juventus. Il numero 1 della Lega è arrivato a Roma per partecipare al Consiglio federale (in cui sarà affrontato anche il discorso relativo alla fruibilità degli stadi e rapporti tra società, tesserati e gruppi di tifosi), ha poi aggiunto: "bisogna fare un salto di qualità nel sistema di accertamento delle responsabilità e in quello delle sanzioni. Noi lo ripetiamo da tempo, speriamo che questa sia la volta buona".
"Ormai è evidente che in questi casi non funziona la responsabilità oggettiva, serve invece individuare i singoli responsabili e sanzionarli in maniera pesante sia sul piano sportivo, con Daspo anche a vita, sia sul piano strettamente penale. Deve essere previsto un apparato sanzionatorio adeguato alla gravità dei reati commessi - aggiunge Beretta -. Leggi speciali? Servono norme che consentano di non punire i tifosi per bene per le colpe gravi ed inaccettabili di pochi. Il calcio e il tifo c'entrano pochissimo, sono usati a pretesto per delle manifestazioni che sarebbero inaccettabili dovunque, dentro e fuori qualsiasi impianto. Parliamo qui di atti criminali che vanno trattati e sanzionati come tali".
Beretta ha quindi commentato la proposta del consigliere federale dell'Aic, Simone Perrotta, di squalificare i giocatori che si recano sotto le curve: "Penso sia corretta perchè fa chiarezza su cosa è accettabile e cosa non lo è, potrebbe essere anche un meccanismo che protegge i giocatori visto che sanno di rischiare sanzioni se accettano di andare sotto alla curva".
Fonte: ANSA