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BROZZI: "Garcia ricorda Capello: questa squadra è come quella del 2001. Qualche dirigente ha avvelenato il mio nome..."

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-11-2013 - Ore 17:53

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BROZZI:

"La querelle Brozzi-Spalletti è stata su tutti i giornali per molto tempo. Io personalmente non ho mai avuto niente con il mister, ma si trattava di due modi diversi di vedere le cose in ambito lavorativo". A pronunciare queste parole è il Dott. Mario Brozzi, per anni medico sociale della Roma. Intervenuto sulle frequenze di Radio Manà Manà Sport, il dottore ha parlato dei meriti di Rudi Garcia, delle condizioni di Totti e Destro e, infine, si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa. Queste le sue dichiarazioni:

Ti piace il rapporto del nuovo mister Rudi Garcia con lo staff medico? 
"Non ho visto né sentito questo allenatore andare a mettere bocca o sentenziare sul lavoro dello staff medico. Così si evitano polemiche inutili con chi si occupa del recupero dei calciatori infortunati. Mi piacerebbe molto lavorare con Garcia, un tecnico che mi ricorda molto Fabio Capello".

Con la Roma la tua storia, il tuo rapporto di lavoro è finito?
"Non ho mai nascosto che mi piacerebbe tornare a lavorare con la Roma, soprattutto ora con Garcia che stimo molto. Sono molto legato ai colori giallorossi e alla piazza romana. In questa squadra rivedo le caratteristiche della nostra Roma vincente nel 2001: un gruppo che si rivede nel suo allenatore, che prende la forza dal carisma mister e che ha un ottimo rapporto con i suoi collaboratori. A chi non piacerebbe lavorare con un allenatore come Rudi Garcia?".

Sulle condizioni di Totti: 
"La lesione di Francesco va rispettata. Tempo fa Guardiola ebbe un infortunio molto simile e si decise di operarlo, peggiorando la situazione del calciatore spagnolo. Più volte, recentemente ho mandato il messaggio, tramite le interviste ai miei colleghi, di non ripetere l'errore fatto sottoponendo l'atleta all'intervento chirurgico. La zona che Totti si è lesionato è una parte molto delicata vicino al nervo sciatico e bisogna andarci cauti, anche perchè Francesco è uno che scenderebbe in campo sempre. Complimenti allo staff della Roma che sta facendo molto bene".

Sull'infortunio di Destro invece cosa è successo?
"E' successo qualcosa che nessuno può spiegare. Il silenzio della società sull'infortunio del ragazzo e di non dire cosa realmente abbia avuto ha solo alimentato chiacchere e leggende intorno al nome di Destro".

L'attuale proprietà ti ha mai contatto per tornare? 
"Nessuno dell'attuale società mi ha mai chiesto di tornare a lavorare a Trigoria. Credo che qualche dirigente, che ora non c'è più, abbia avvelenato il mio nome ogni volta che è stato accostato alla società capitolina. Io c'ho provato più di una volta a propormi ma qualche "mal di pancia e gelosia" per la mia amicizia con Capello mi ha impedito di tornare a lavorare nella Roma. La cosa che mi dispiace maggiormente è che ai tempi di Capello avevamo avviato il progetto del Roma Lab, una struttura che segue l'atleta a trecentosessanta gradi. Eravamo arrivati ad un buon punto con quel progetto, poi una sola persona ha voluto sfasciare tutto il giocattolo che avevamo allestito perchè non era di suo gradimento".

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Laura Cugini 15/11/2013 - Ore 22:17

Purtroppo il nostro paese va avanti cosi, come i grandi scienziati che abbiamo avuto costretti a lavorare all'estero, io dico però che "l'attuale proprietà" dovrebbe fare dei confronti precisi, quest'anno la squadra si sta dimostrando tale, ma sappiamo tutti che il gruppo ha bisogno anche di Totti e allora per farlo guarire non esiste persona migliore di chi l'ha visto crescere "calcisticamente" conoscendo bene il suo temperamento ed anche le piccole "fissazioni" che si porta dietro. Insomma concordo con il Dott. Brozzi quando dichiara che il suo nome è stato "avvelenato" da qulache invidioso insipiente. Penso che sia arrivato il momento di ridare alla Roma il "suo" medico.

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