Breaking News

Buffon: "Ho visto un'altra Italia con Conte"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-09-2014 - Ore 18:15

|
Buffon:

“Lo sfogo dopo l’Uruguay? Ho solo espresso un pensiero fondato sui fatti”. Settantaquattro giorni dopo l’amara eliminazione dai Mondiali, Gigi Buffon torna a parlare del gruppo sconfitto ai Mondiali e non fa un passo indietro: “Forse la reazione e la dichiarazione a caldo possono aver assunto un’importanza piu’ elevata di quello che realmente avevo in testa. Ma ho solo riportato un pensiero che non era campato per aria. Era un modo di valutare il reale valore dei giocatori, di meritocrazia. In Nazionale devono giocare i migliori, sia che abbiano 40 o 15 anni”.
 
BALOTELLI? DECIDE IL CT – L’accusa, quel giorno, sembrava chiaramente indirizzata a Balotelli. Ma Buffon non mette il dito nella piaga: ” Sorpreso dalla sua mancata convocazione? Non me lo sono nemmeno chiesto, magari ci sono altre situazioni legate al suo presente, il trasloco, il cambio di squadra possono aver influito… Comunque non sono io a fare le convocazioni, dovreste chiederlo al mister. Siamo giocatori e Mario e’ un nostro compagno di squadra. Non dobbiamo avere la presunzione di dover dimostrare a qualcuno come ci si comporta. C’e’ un allenatore e lui, in base a determinate caratteristiche, decide se un giocatore e’ idoneo”.
 
L’ITALIA MI HA SORPRESO – Detto ciò, il porteirone azzurro volta subito pagina e già applaude il nuovo corso targato Conte: “Contro l’Olanda abbiamo fornito stata una bella prestazione, probabilmente inaspettata visto che nelle due precedenti, con Costarica e Uruguay, non brillammo per intensita’ e bellezza di gioco. L’altra sera abbiamo incontrato una squadra che ha giocato una partita amichevole, che dopo 10’ era in doppio svantaggio e con un uomo in meno ma anche per merito nostro. Un modo per testare la nostra concentrazione e’ sempre stato quello di analizzare le amichevoli, dove spesso e volentieri nascono gli allarmi. Questa e’ stata una bella risposta, poteva essere una gara insidiosa ma dopo pochi minuti eravamo già 2-0: l’approccio alla gara e’ stato buono”.
 
E’ LO STESSO CONTE DI TORINO – Buffon vede molte analogie tra il primo giorno di Conte alla Juve e quello in Nazionale: “Il Conte che si è presentato alla Juve è il medesimo che è rimasto nei successivi tre anni, è un continuo. I concetti calcistici che ha lui e il modo che ha di strasmetterli è un qualcosa che lo rendono unico e speciale. Ci vuole una squadra che dia la massima disponibilità ad accettare ogni tipo di proposta e penso anche che ci siano dei momenti, come tre anni fa alla Juve, è un qualcosa di dovuto quando si arriva da risultati molto deludenti”. Il portiere non recrimina che abbia lasciato la Juve. “I cicli dopo un po’ di tempo sono destinati a finire o a non dare più quei risultati o quell’entusiasmo. Se il mister ha fatto quel tipo di scelta è perchè si è reso conto che qualcosa era cambiato. Se lo ritroviamo qua è perchè ha la piena convinzione di poter fare qualcosa di straordinario. Se non crede al 100% in un certo progetto non lo intraprenderebbe mai”.
 
CHIELLINI A CASA? E’ NORMALE – L’infortunato Giorgio Chiellini ha abbandonato il ritiro su richiesta esplicita della Juve. Buffon non ci vede nulla di strano “Adesso sembra una cosa clamorosa e invece dico che la notte porta sempre consiglio. Se in un momento le decisioni possono far propendere per una cosa, a bocce ferme, con più calma e razionalità si rivedere questo modus operandi e si cambia la decisione. Io penso che basta rifarsi al codice comportamentale che c’era in precedenza. Se non erro, ogni volta che qualcuno si infortunava o aveva la certezza di non giocare la partita, tornava al club, credo si sia fatta rispettare solo quella regola”.
 
ROSSI? AVEVA VISTO BENE PRANDELLI – Un altro infortunato azzurro, Giuseppe Rossi, sta tribolando ancora con il ginocchio. Ora si dovrà operare di nuovo. Buffon prende spunto dalla nozia per spezzare una lancia a favore dell’ex ct. “Forse questo e’ il momento di rivalutare le scelte che ha fatto Prandelli, e’ giusto non scordarselo. Se venne scartato un motivo c’era… E questo a prescindere dal rapporto che ho con Beppe con cui ho grande sintonia. Ricordo di avergli mandato un messaggio subito dopo la sua non convocazione per il Mondiale, mi dispiacque vedere il viso trasfigurato, sofferente di chi pensava di avercela fatta, di aver sudato sette camicie per staccare quel biglietto”.
 
TROPPI STRANIERI CON POCA QUALITA’ – Il capitano azzurro poi dà la sua ricetta per rialzare il calcio italiano: “Bisogna fare un discorso di qualità sugli stranieri. Qualcosa va inevitabilmente cambiato. Siamo arrivati a fallire due Mondiali in maniera clamorosa e non abbiamo un serbatoio di talenti come è accaduto in passato: a monte si è sbagliato qualcosa. Avere tanti stranieri non fa bene al nostro movimento e impedisce che sboccino nuovi talenti in casa nostri”.
 
LOTITO? NESSUN FASTIDIO – Chiusura dedicata a Claudio Lotito la cui presenza con la nazionale ha creato irritazione in molti: “Per me non è stata una sorpresa”, taglia corto. “Da giocatore il presidente Lotito l’ho visto spesso vicino alla Nazionale, anche in altre manifestazioni, come la visita al Papa per Italia-Argentina o l’Europeo 2008. Non e’ una persona che entra negli spogliatoi o che vive lo spogliatoio ma e’ giusto che sia cosi’ e se sta vicino alla squadra non vedo cosa ci sia di male. A me non ha mai dato alcun fastidio. Noi giocatori non possiamo dare un parere su questa cosa dopo i risultati modesti da cui veniamo. L’unica cosa a cui dobbiamo pensare e’ il campo…”.

Fonte: LaRepubblica.it

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom