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Calcio e violenza, al via vertice al Viminale. Malagò: "Servono delle leggi speciali"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-07-2014 - Ore 12:30

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Calcio e violenza, al via vertice al Viminale. Malagò:

Si è concluso dopo circa un'ora e mezza l'incontro al Viminale tra i vertici della sicurezza dello Stato e i rappresentanti del mondo del calcio e dello sport in materia di violenza negli stadi. All'uscita il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha affermato: «Ci sarà a brevissimo un altro incontro e il ministro degli Interni, Angelino Alfano, si è impegnato a portare, in un prossimo consiglio dei ministri e dopo aver fatto le dovute verifiche, un pacchetto di normative di cui oggi ci sono delle bozze, proprio per le esigenze e le necessità che noi tutti conosciamo». «C'è la volontà di aggredire l'argomento -ha aggiunto il n.1 dello sport italiano-, i campionati iniziano a fine agosto e quello della Serie B una settimana prima. Si è chiesta un'opinione e una testimonianza su tutte le vicende perché la morte di Ciro Esposito ha creato ulteriormente una accelerazione». Il pacchetto di misure dovrebbe prevedere anche il daspo di gruppo e ulteriori restrizioni alle trasferte. «Ci sta bene? Adesso c'è una bozza -ha risposto Malagò-, Alfano ha voluto ascoltare le nostre testimonianze e di questo lo abbiamo tutti ringraziato.

Ci ascolterà prima di portare il testo definitivo all'approvazione del consiglio. Io ho espresso le mie opinioni: ci dobbiamo il più possibile agganciare a quelle che sono le esperienze all'estero e in particolare al modello inglese. Attenzione, questo significa punire chi fa male ma al tempo stesso premiare chi fa bene». Sono tre, secondo Malagò, le aree in cui bisogna intervenire per combattere la violenza negli stadi: «Normative, organizzazione e cultura. Normative -ha spiegato Malagò- e cioè delle leggi speciali che ho sempre invocato nei confronti di chi ci fa vergognare di andare allo stadio e di chi si comporta in un modo violento e crea dei problemi, non solo di sicurezza ma anche per la parte sana. Organizzazione, perché è necessario predisporre una serie di atti infrastrutturali a 360 gradi. Cultura, perché oggi più che mai si può e si deve fare di tutto per spiegare perché siamo arrivati a questo punto e come si deve ripartire». 

Fonte: AdnKronos

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