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Candreva: “Mai alla Roma. Con De Rossi non parliamo del derby”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-06-2013 - Ore 19:43

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Candreva: “Mai alla Roma. Con De Rossi non parliamo del derby”

corrieredellosport.it Queste le parole di Antonio Candreva dal ritiro della Nazionale. Il centrocampista ha parlato di Roma e del derby.
Lei ha vissuto sulla sua pelle, all’inizio era accusato di essere un tifoso romanista, poi è diventato l’idolo dei laziali.
«I primi due mesi non sono stati assolutamente facili, pensavo di non farcela, sono stati mesi brutti. Ma avevo tanta voglia di dimostrare il mio valore, non volevo andare via senza aver dato il massimo. Devo ringraziare Reja e i compagni che mi sono stati vicini nelle difficoltà».

E’ ancora in comproprietà con l’Udinese. Qual è il suo obiettivo?
«Voglio restare alla Lazio, per un altro anno resterò di sicuro poi, nel 2014, vedremo».

Vorrebbe restarci anche dopo il 2014?
«Sì, quello è il mio obiettivo».

Se un giorno la chiedesse la Roma, lei andrebbe?
«No, assolutamente no. Ora sono felice alla Lazio, vorrei diventare un riferimento per la Lazio».

Torniamo al ruolo: una cosa è esterno nel 4-1-4-1 della Lazio, un’altra nel 4-3-3 della Nazionale.
«E’ un po’ diverso, ma anche con Petkovic all’inizio abbiamo fatto il 4-3-3, poi diventato 4-4-2».

Prima ha detto che è stato Petkovic a trovarle la posizione ideale. Ma già nel campionato 2011-12 non era stato Reja a spostarla sulla fascia?
«Sì, è vero. Petkovic ha modificato qualcodsa, ma anche Reja mi utilizzava come esterno».

Cosa non andò fra lei e Lippi?
«Non lo so. E’ stata anche colpa mia, non sono stato continuo, a gennaio andai alla Juve e non sono stato continuo come a Livorno. Poi ero giovane e a un Mondiale serviva gente più pronta».

La Lazio sembra avere leadership della capitale.
«Abbiamo fatto bene tutti».

E’ stato giusto non convocare Osvaldo?
«Conosco Osvaldo dai tempi della Under 21, è un grandissimo uomo e un grandissimo calciatore, non so cosa sia successo, ma è una persona matura e intelligente e sono cose che vedrà lui».

Tornerà in Nazionale?
«Spero e penso di sì».

Lei è sempre stato sicuro di essere fra i 23?
«Sicuro no, perché in Nazionale ci sono tanti giocatori forti. Bisogna meritarlo sul campo, col comportamento giusto».

Lei e Cerci siete gli esterni, ma con caratteristiche diverse.
«Alessio è un amico, lui è più attaccamte di me, c’è una giusta rivalità, ma neanche quella».

Conosce Balotelli dalla Under 21. Come l’ha ritrovato?
«E’ una persona positiva all’interno dello spogliatoio. Si parla troppo di lui fuori dal campo, la prima cosa che fa risalta più di quanto necessario».

Ha sentito il suo compagno e prossimo rivale Hernanes in questi giorni?
«Dopo la finale di Coppa Italia ci siamo dati appuntamento in Brasile».

Stemperato il dopo-derby con De Rossi
«Parlato di altro, non della finale, ho un bel rapporto con Daniele»

 

 

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