Conte a cuore aperto: "Do tutto perchè Dio mi ha dato tanto, parlo con i fatti"
Antonio Conte si confida come non lo si è mai visto: "La fede aiuta a distinguere bene e male, l'oratorio è un rifugio dalle tentazioni di strada".
Abituati a vederlo sempre su un prato verde con l'adrenalina a mille, l'Antonio Conte che parla di religione e valori risulta del tutto inconsueto. Il ct della Nazionale si confida a cuore aperto, riavvolgendo il nastro all'infanzia e ponendo l'accento su ciò in cui crede.Ecco le sue parole a 'Credere', dove svela: "Do tutto perchè Dio mi ha dato tanto. La fede aiuta a distinguere il bene e il male, a scegliere la via giusta nei momenti di difficoltà. Sono cresciuto a Lecce, l'oratorio Sant'Antonio a Fulgenzio è stato un punto di riferimento, un rifugio dalle tentazioni della strada". La famiglia è un caposaldo nella vita di Conte: "I miei genitori mi hanno trasmesso un'educazione cattolica, ora sto facendo la stessa cosa con mia figlia Vittoria. Per i miei il calcio era nulla in confronto allo studio, ho dovuto promettere che avrei continuato a studiare. Così mi sono anche laureato". Pian piano, però, anche i cari hanno accettato la scelta dell'allenatore salentino: "Ai miei genitori devo molto: non mi hanno mai seguito in maniera assillante, conto sulle dita le volte che sono venuti a vedermi giocare dalle giovanili alla prima squadra, ma l'avermi lasciato libero mi ha fatto crescere nell'autonomia". Fino all'approdo in Nazionale, riguardo al quale "erano orgogliosi, perchè da ct rappresenti un'intera nazione: il loro appoggio mi ha convinto ad accettare l'incarico - confida Conte - E pensare che da ragazzo mio papà non voleva nemmeno mandarmi a giocare nel Lecce".
Fonte: goal.com