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Corsa e tanta generosità: il soldato Bradley saluta la capitale

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 10-01-2014 - Ore 11:05

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Corsa e tanta generosità: il soldato Bradley saluta la capitale

Ha deciso così, Micheal Bradley, ed è anche comprensibile. Ha deciso di andare in un'altra squadra per giocare di più. L'acquisto di Nainggolan gli aveva definitivamente chiuso gli ultimi spiragli. E allora il miglior calciatore americano del 2012 ha scelto di tornare al "soccer". Il Toronto gli ha fatto un contratto da top players, e se forse l'ex centrocampista giallorosso avrebbe meritato un campionato di un livello superiore, per lui è un esilio felice. 

Il primo giocatore americano nella storia della Roma arriva nell'estate del 2012, dopo una stagione positiva a Verona. Bradley arriva tra lo scetticismo generale di chi lo addita come acquisto fatto dalla proprietà americana per farsi pubblicità in patria. Che sia vero o no Zeman lo osserva, lo elogia e lo schiera titolare sin da subito. Sembra la sua pedina ideale di centrocampo: un mediano incontrista, con tanta corsa e generosità infinita, oltre a saper dialogare bene con i compagni e avere buon senso tattico. Non ci vuole molto neanche a vederlo segnare.

Accadde il 7 ottobre, giorno di presentazione della Hall of Fame ma anche di Roma-Atalanta. E' suo il primo dei due gol rifilati ai bergamaschi nella splendida cornice dello stadio Olimpico.

Da qui in poi una stagione altalenante per lui così come per tutti. Tra cambi di allenatore e turbolenze, la pace ritorna soltanto ad agosto dell'anno successivo. Una nuova stagione inizia, Bradley però non è più la primissima scelta. Davanti ci sono giocatori che tecnicamente hanno qualcosa in più. Il suo contributo però, anche a partita in corso, rimane sempre prezioso. Sopratutto in una partita, dove l'americano mette a segno un gol molto importante. 

Accadde di nuovo in ottobre, stavolta il 27. La Roma è bloccata a Udine ed è in 10 uomini, la partita volge al termine. Nessun guizzo, nessuna inventiva tra i giocatori in campo. Ad un certo punto Garcia decide di far entrare sul terreno di gioco il marine statunitense. Passa davvero poco che Bradley segna con un bel tiro da fuori, delicato ma velenoso al contempo. La palla si insacca in rete. E' un gol pesante. Tutti gli occhi sono puntiati su di lui, l'artefice della nona vittoria giallorosso in un momento di grande difficoltà.

Per quella rete, e non solo, va ringraziato, il suo addio non può passare inosservato.

Good luck Micheal, grazie di tutto. 

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