Dalla Germania arriva l’idea del “Muro Giallorosso”

(corrieredellosport) Uno stadio in quadricromia, è questo ciò che immaginano le due società rivali per il derby del 26 maggio. Metà gialla e rossa, l’altra metà bianca e celeste. Ma se per la Lazio il festino di colori è strettamente collegato al derby, per la Roma rappresenta qualcosa di diverso. Un’idea da ampliare e coltivare.

Non è solo questione di atmosfera. Anche. E pure di marketing. Distribuzione e vendita di magliette e attrezzature simili, è questo che progettano a Trigoria. Vorrebbero uno stadio sempre pieno e sempre colorato. Qualcosa che si può ottenere approssimativamente all’Olimpico e certamente in maniera più completa e soddisfacente in un futuro stadio di proprietà.

Ma intanto alcuni settori dell’attuale impianto sono già adatti a mostrare lo spettacolo che si sogna, sia a Roma sia a Boston. L’ispirazione è data dal Muro Giallo, Die gelbe Wand, la celebre Tribuna Sud del Signal Iduna Park: quando il Borussia Dortmund gioca in casa le partite di campionato, i seggiolini vengono sostituiti da posti in piedi. Nasce e rinasce così settimana dopo settimana la più grande tribuna d’Europa, 25.000 spettatori tutti vestiti con le maglie della squadra, gialle e nere e quasi fosforescenti.

E’ qualcosa di molto simile che la Roma vorrebbe vedere nel suo stadio, che sia completamente suo oppure in coabitazione. Il Muro Giallorosso è diventato un motto, un programma da realizzare. Il primo esempio dovrebbe esserci proprio al derby di Coppa Italia, battesimo del fuoco per un modo di tifare nuovo e antico.