De Rossi: negli States ritrova il sorriso. A Toronto striscione per lui:"DDR non si tocca"

Era da un po', a dire il vero da un bel po', che non si vedeva Daniele sorridere con la Roma. Muso lungo, viso tirato e qualche battuta polemica avevano segnato i suoi (pochi) interventi durante lo scorso campionato.

Per vederlo sorridere bisognava seguire le sue prestazioni "azzurre".  Pochissimi i sorrisi in giallorosso. 

Sarà che gli States sono da sempre la sua meta preferita, sarà che con mister Garcia c'è feeling, sarà che in occasione del suo 30simo compleanno tanti tifosi gli hanno fatto sentire affetto e sostegno, ma il Daniele targato USA sorride. Sorride in allenamento. Sorride nelle foto ufficiali e in quelle non ufficiali quando, insieme ai compagni di squadra, si concede qualche momento di svago e relax. E, cosa più importante, sembra aver davvero ritrovato la voglia di riscattarsi da un paio di stagioni da dimenticare. 

Il tormentone, tuttavia, ancora non è finito. La società voleva venderlo. Lui, stavolta più delle altre, ha pensato seriamente all'addio. Ad oggi, però, nessun pressing serio da parte delle squadre che da sempre gli vengono accostate: attestati di stima da Mourinho e Ancelotti, ma ufficialmente nessuna offerta è arrivata sul tavolo di Walter Sabatini a Trigoria. Se arrivasse chissà...

Intanto, il presidente Pallotta se lo coccola e lo ha voluto al suo fianco nella foto di gruppo scattata a Boston fuori dal ristorante delle sorelle Pallotta. 

E, ieri sera, in occasione del match contro il Toronto, i supporters giallorossi presenti hanno voluto sostenere il centrocampista, molto noto negli States, con uno striscione: "DDR non si tocca, Daje ASR". 

E Daniele che fa? Intanto, sorride. Con la Roma.