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Di Francesco: "Alla lunga è venuta fuori la nostra maggiore qualità. Non ci siamo mai disuniti"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-07-2017 - Ore 18:05

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Di Francesco:

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il match amichevole vinto per 1-0 contro lo Slovacko:

Che giudizio dà alla partita?
Alla lunga è venuta fuori la nostra maggiore qualità e siamo venuti fuori meglio nel palleggio, siamo rimasti sempre corti, la linea difensiva ha rischiato solo per un nostro errore, come lavoro di reparto sono contento”.

La condizione?
Siamo al 14 luglio ed è normale ci sia stanchezza e ci siano errori, avevamo una squadra che fisicamente ci dava delle difficoltà, poi avevo giocatori come Perotti che non erano al meglio, dobbiamo crescere sotto questo aspetto. Dal punto di vista del palleggio abbiamo avuto poche difficoltà nella ripresa, volevo vedere un certo atteggiamento, non ci siamo mai disuniti”.

Lavorare su Bruno Peres? Defrel sarà il vice-Dzeko o sarà esterno?
Defrel non è ancora un nostro giocatore ma con me ha lavorato come prima punta e come alternativa può fare l'esterno, ho lavorato tanto con lui come prima punta e non vorrei perderlo in quel senso. Su Peres dico che si è molto applicato, ovviamente i terzini hanno più qualità quando attaccano, è proprio una questione mentale, occorre lavorarci non dall'aspetto fisico ma da quello mentale ma anche oggi ha fatto molto bene, può anche fare meglio”.

Luca Pellegrini?
"Mi auguro non sia nulla di grave, se dovesse essere solo un piccolo fastidio lo porterò con noi negli States e potrebbe anche giocare la prima partita con noi".

Qual è la sua opinione su Gerson?
"Deve velocizzare le giocate e muoversi di più senza palla, sono calciatori che vengono da un calcio differente, serve pazienza e sono convintissimo migliorerà, ci vuole tempo e non è la prima volta che accade che ci siano diversi tempi di adattamento e di salto di qualità".

Il rientro dei nazionali? 
"Il tempo è stretto perché giochiamo subito dopo tre giorni in America, qualcuno dovrà giocare per forza per una questione numerica e avere un numero ristretto di giocatori è stato il problema maggiore in questo ritiro, noi non dobbiamo fare figuracce in giro e vogliamo fare bella figura".

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