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Discriminazione territoriale: condizionale per la sud

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 22-10-2013 - Ore 12:36

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Discriminazione territoriale: condizionale per la sud

Curve chiuse, anzi no. Come previsto, il Giudice Sportivo ha subito applicato nella maniera più garantista possibile la nuova normativa sui cori di 'discriminazione territoriale', salvando gli stadi dal rischio chiusura ed applicando la famosa 'sospensiva' che dà una seconda chance di redimersi ai settori incriminati, che nel caso di recidiva saranno poi sbarrati limitatamente alla porzione di spalti responsabile.


Quattro le tifoserie colpite dal provvedimento (Milan, Inter, Roma, Torino), mentre nessuna sanzione è scattata invece nei confronti dei sostenitori di Napoli e Udinese, che rispettivamente in trasferta all'Olimpico e al Meazza nell'ultimo fine settimana avevano declamato i cori "romano bastardo" e "noi non siamo napoletani".

Secondo il dispositivo della sentenza di Tosel, infatti, il "Giudice ritiene che debbano essere considerati 'soltanto' dei beceri insulti, privi di quella specifica connotazione discriminatoria rilevante" ai sensi della normativa di riferimento.

Se è riuscita ad evitare la chiusura di parte del San Paolo (nel caso sarebbe stata anch'essa con sospensiva, ovviamente), la società azzurra è stata tuttavia colpita nel portafoglio, visto che lo stesso Tosel ha ritenuto opportuno appioppare a De Laurentiis 50mila euro di ammenda per lancio di oggetti (a più riprese) nel settore occupato dai tifosi della Roma.

 

Fonte: Goal.com

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