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Doping: Test calcio. Nobili: "Così c'è più trasparenza"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-04-2014 - Ore 15:43

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Doping: Test calcio. Nobili:

«Non è assolutamente vero che i controlli antidoping ora sono di minor qualità, e anzi vanno verso una sempre maggiore qualificazione».

Il presidente della commissione antidoping del Coni Lucio Nobili, generale dei carabinieri in pensione, risponde secco alle critiche - tra le quali quelle del professor Paolo Borrione, ematologo ed ex vicepresidente della commissione - contro la nuova procedura di controlli nei tre maggiori campionati di calcio (dalla A alla Lega Pro), che non prevedono più la presenza degli ispettori Figc:

"È una questione di una semplicità lineare".

«Intanto tengo a precisare - sottolinea Nobili - che questa decisione non è mia, ma è stata presa, congiuntamente, da una commissione. Si tratta di una procedura che vale per tutte le federazioni, non solo per la Figc. La modifica è stata quella di rendere i controlli antidoping di nuovo uguali per tutte le federazioni sportive: le altre non hanno personale proprio».

«Non c'è proprio nulla da nascondere - aggiunge il presidente della commissione -, è un tentativo di trasparenza totale, e si agisce secondo la procedura della Wada. Chi fa il controllo anche visivo? I funzionari della federazione dei medici sportivi».

Ma per cambiare non si poteva aspettare la fine di questa stagione calcistica e l'inizio della prossima?

«Si sapeva da due mesi - spiega Nobili - che dal 30 marzo scorso le cose sarebbero cambiate, e nessuno ci ha chiesto di aspettare altrimenti probabilmente le avremmo procrastinate. Però mi creda: nessuno ce lo ha chiesto. In ogni caso improprio era come si agiva prima - conclude -, non come si fa adesso».

Fonte: Ansa

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