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Dopo il no allo stadio della Roma, piovono critiche da parte del PD a Virginia Raggi (M5S)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-03-2016 - Ore 14:14

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Dopo il no allo stadio della Roma, piovono critiche da parte del PD a Virginia Raggi (M5S)

Dopo le recenti dichiarazioni di Virginia Raggi sullo Stadio della Roma, la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle ha ricevuto aspre critiche da diversi esponenti del PD, queste le loro dichiarazioni:

Andrea Romano (deputato PD):

Sei ore di colloquio con Casaleggio a Milano e l’ex praticante dello studio Previti e candidata a sindaco torna nella Capitale e dice no al nuovo stadio della AS Roma. Secondo i Cinque Stelle il futuro della Capitale dovrebbe essere deciso da una azienda privata di Milano? In ogni caso la Raggi studi di più: le autorità comunali possono autorizzare o non autorizzare la concessione per costruire, ma non possono decidere dove costruire. Si tratta di affermazioni che possono recare gravi danni ad una società quotata in borsa e dimostrano un atteggiamento dannoso di chiusura nei confronti delle necessità di modernizzazione e di crescita della città di Roma. Dopo il No grillino alle Olimpiadi la Raggi danneggia ancora una volta l’immagine e il futuro della Capitale“.

Lorenza Bonaccorsi (segreteria PD)

La Raggi, candidata 5 stelle a Roma, va a Milano, prende ordini da Casaleggio e dice no allo stadio della As Roma e alle Olimpiadi. Al di là delle gravi imprecisioni su ciò che un Comune può fare e non fare su simili opere, l’avventatezza della Raggi è gravissima. Non solo rischia con la sua ignoranza di fare danni ad una società quotata in borsa ma offre una pessima immagine della capitale. Qui non si tratta solo dello stadio di questa o quell’altra squadra ma di chi, come i 5 stelle, dice no per incapacità e magari per qualche oscuro interesse di chi etero dirige da Milano“.

Ernesto Carbone (segreteria PD)

La Raggi non vuole lo stadio della Roma? Incredibile parla senza sapere quali siano i poteri di cui dispone un comune che, nel caso in questione, non decide il dove fare o meno l’opera. Insomma la Raggi dice no allo stadio della Roma in un impasto di ignoranza e arroganza. Qui il problema è che i 5 stelle dicono no a qualsiasi opera dimostrando di essere incapaci a gestire l’esigenza di cambiamento della Capitale. Dopo il no alle Olimpiadi anche questo no alla Raggi glielo ha suggerito Casaleggio durante le sei ore di indottrinamento milanese?“.

Marco Miccoli (deputato PD)

La laziale Raggi ha annunciato che se eletta sindaco di Roma dirà no allo stadio della Roma. Una ripicchetta da curva, fatta forse per riconoscenza al suo ex datore di lavoro, quell’avvocato Previti da sempre sfegatato sostenitore biancoazzurro. L’inadeguatezza amministrativa dei 5 Stelle si vede anche da queste prima dichiarazioni della cocchetta di Casaleggio: bocciare a cuor leggero un’opera così importante come può essere lo stadio della Roma è davvero incredibile. Si tifa in curva (la nord, per la Raggi e Previti), non in Campidoglio“.

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