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Editoriale-Roma, lezione numero 1: si rema tutti insieme e nella stessa direzione

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 22-07-2013 - Ore 10:15

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Editoriale-Roma, lezione numero 1: si rema tutti insieme e nella stessa direzione

E' vero. L'ultima stagione giallorossa è la sintesi di quello che vorresti non accadesse mai alla tua squadra del cuore.

Reduci dal fallimento di Luis Enrique - che, tra l'altro, in queste ore sembrerebbe in lizza per la panchina blaugrana dopo l'addio di Tito Vilanova - neanche il tempo di assaporare un po' di entusiasmo per il ritorno di Zdenek Zeman, arriva l'esonero in tempi record del boemo. Panchina affidata ad Aurelio Andreazzoli che fino al giorno prima non sapevi neanche fosse a Trigoria. Ti domandi cos'altro può succedere.

Può succedere, per esempio, di perdere la finale di Coppa Italia all'Olimpico contro la Lazio nella partita più importante della stagione, forse della storia giallorossa.
E, infatti, succede.
Come dire: qualcos'altro no? Un'ottima annata insomma...

Un annus horribilis per i tifosi giallorossi che sognano da subito il riscatto.

Il campionato finisce, inizia il valzer delle panchine. Si sogna Mazzarri, si spera in Allegri, c'è persino chi cavalca l'affascinante ipotesi Roberto Mancini. Alla fine non arriva nessuno del trio delle meraviglie.
Rimpianti? Qualcuno, ma non troppi.
Mazzarri, non convinto dal progetto Roma, sceglie l'Inter.
Allegri, che a vent'anni lasciò la fidanzata sull'altare a pochi giorni dal matrimonio, dimostra una volta ancora che mantenere la parola data non è esattamente il suo forte.
E allora, sai che c'è? Se lui è Allegri, noi alla fine siamo stati pure un po' felici che non sia venuto a Roma.
Mancini era più suggestione che ipotesi concreta visto l'ingaggio.

Arriva Rudi Garcia tra perplessità e dubbi. "Garcia chi"? dicono in tanti. Un'altra scommessa, ma tocca a lui: 49 anni, scudetto col Lille nel 2011, carriera blindata nei confini francesi. Lo definiscono un sergente, ha la faccia dura e tre figlie, parla tre lingue ed è laureato in educazione fisica. Prima di fare l’allenatore professionista a tempo pieno è stato anche giornalista. I più scettici, a ragione, obiettano sostenendo che il campionato francese non ha niente a che vedere con quello italiano. Vero. Vero pure che sino ad oggi la storia di Rudi Garcia è una piccola storia. Ma bella. Chissà che non possa diventare una grande bella storia, magari qui a Roma.

Anche il mercato all'inizio fatica a decollare ma poi Sabatini mette il turbo: arriva l'olandese Kevin Strootman dal Psv che ha tutta l'aria di essere un leader, c'è il gioiellino croato Jedvaj che a Brunico sta impressionando positivamente addetti ai lavori e tifosi.
E' fatta per De Sanctis, Osvaldo è in partenza. De Rossi dovrebbe restare.
Non ci sarà Marquinhos, cessione dolorosa quella del giovane difensore brasiliano. Quanto ci sarebbe piaciuto vederlo ancora indossare la maglia giallorossa il prossimo anno, ma ballavano cifre difficili da rimandare al mittente visto il momento che sta attraversando il calcio italiano.

Dopo l'amichevole contro il Bursaspor la Roma ha fatto rientro nella Capitale. 
Due giorni di riposo, i giocatori si ritroveranno a Trigoria mercoledi 24, poi partenza per Salonicco dove il 26 andrà in scena l'amichevole contro l'Aris. Domenica 28 si vola negli USA. 

La nuova Roma di Rudi Garcia prende forma. La prima lezione del mister inizia con una giornata di rafting tra rapide, onde e ostacoli. Sintesi perfetta delle ultime stagioni giallorosse. Come dire, neanche troppo metaforicamente, siamo tutti sulla stessa barca. Una barca che negli ultimi due anni ha perso la rotta. Cerchiamo di ritrovarla.

Ci piace.

Il resto lo dirà, come sempre, il campo. Sin da adesso, però, abbiamo l'obbligo di provare almeno a remare. Tra rapide, onde e ostacoli. Tutti insieme e nella stessa direzione, se vogliamo arrivare al traguardo.

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Sandro Pagnotta 02/11/2013 - Ore 11:16

Veggente!

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