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Fabio Fognini senza maschere: "Amatemi o odiatemi. Devo tutto ai miei genitori. Rio? Darò il massimo per fare bene"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 07-07-2016 - Ore 13:20

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Fabio Fognini senza maschere:

(Francesca Ceci) Numeri alla mano è praticamente il numero 1 d'Italia, il miglior tennista italiano dai tempi di Adriano Panatta. Fabio Fognini, classe 1987, ligure, è genio e sregolatezza insieme, un talento maiuscolo e feroce il suo, ma il talento si sa, è così, non ti lascia in pace, pretende, esige.

Per questo, "Fogna” è uno che divide il pubblico, e una parte degli aficionados italiani gli rimprovera qualche intemperanza di troppo, ma è un rimprovero d'amore. La stance aperta e il rovescio a due mani sono i comandamenti del tennis moderno e Fognini è uno che entra nel "santuario" col coraggio di chi in campo porta pure il suo modo di essere, difetti compresi. 

Fabio accetta di parlare con noi e si racconta senza maschere, a pochi giorni da un importantissimo doppio-appuntamento in maglia azzurra: prima l'impegno di Coppa Davis a Pesaro e poi le Olimpiadi che lo vedranno impegnato ad agosto. A Rio, ci dice, ce la metterò tutta per fare bene, consapevole del fatto che l'Italia del tennis aspetta un leader per il presente e il futuro. E allora quale migliore occasione per sfruttarlo completamente e fino in fondo, quel talento smisurato, qualche volta ribelle e persino un po' rivoluzionario ma per questo personalissimo.

L'etichetta di "vincente a tutti i costi" è stata ed è più un peso o uno stimolo a fare sempre meglio?
"In realtà, entrambe. A volte è un peso perchè avverto troppa pressione di far bene ma altre volte è sicuramente uno stimolo a fare sempre meglio e migliorarmi. Le ultime 3 stagioni ho chiuso nei top 20 e non è facile ripetersi ogni anno"

Fognini e la Top Ten: nel 2014 c'è arrivato vicino tanto cosi. Ce lo facciamo un pensierino?
"Si, è vero ci sono arrivato vicinissimo ma per me non è un'ossessione. Se starò bene fisicamente e inizierò a vincere qualche match penso di poter risalire in classifica"

Sbaglio se dico che lei nella vita è uno che non conosce mezze misure, o la si ama o la si "odia"?

No, non sbagli affatto. Il mio motto è "amatemi o odiatemi".

"Non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia per i sacrifici che ha fatto"...
"Non smetterò mai e poi mai di ringraziarli. I miei genitori sono un punto fisso della mia vita, se sono qui è grazie a loro, mi hanno messo al mondo, aiutato e supportato, moralmente ed anche economicamente"

Brevissima parentesi sulla vita privata: con Flavia ha trovato la serenità. Pensa che questo possa contribuire anche a dare continuità ai risultati sul campo?
"Flavia per me è sicuramente uno sprono. Al momento ha vinto più di me ed ha più esperienza di me, sa come aiutarmi, spronarmi anche e soprattutto quando le cose non vanno come dovrebbero andare".

Manca pochissimo a Rio 2016: in maglia azzurra non perdona, le riesce praticamente tutto. Capitan Barazzutti ha detto di lei che è un combattente nato.

"Sì, ma prima di Rio c'è un altro appuntamento importantissimo. Giochiamo per accedere alle semifinali di Davis Cup, a Pesaro contro l'Argentina a metà luglio. Saranno tre giorni intensi di battaglia, ci sarà davvero da combattere. Poi sarà la volta di Rio, sarà la mia seconda Olimpiade e spero tanto di poter fare bene."   

Ringraziamo Fabio e gli facciamo un grande in bocca al lupo per i prossimi impegni con la massima che meglio riassume la sua filosofia di vita e di sportivo:NMM-non mollare mai, Forza Fabio! 

Foto per gentile concessione Pagina Ufficiale Facebook Fabio Fognini 

Si ringrazia per la preziosa collaborazione la dott.ssa Fulvia Fognini - Communication Manager  

 

Fonte: InsideRoma.com

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