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Florenzi, Ljajic o Gervinho: a Garcia piace largo

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 05-09-2013 - Ore 11:55

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Florenzi, Ljajic o Gervinho: a Garcia piace largo

Sono bastate appena due partite in Serie A per far capire, sia ai giocatori che a noi semplici osservatori, cosa Garcia vuole dalla squadra. Sembra che il gioco offensivo sia quello più studiato dall'allenatore francese, in particolare la posizione e la manovra delle due ali. Veloci e scattanti, gli attaccanti esterni devono stare larghi per aprire la difesa avversaria e avere due opzioni di manovra: puntare l'uomo per poi accentrarsi e crossare oppure aspettare l'inserimento di un centrocampista o di un terzino in una difesa resa più malleabile. Al momento gli uomini giusti per questo tipo di gioco il mister sembra averceli. Florenzi fa della corsa e degli inserimenti i suoi miglior pregi, anche se a volte potrebbe oscurare le sortite offensive di Maicon (appena è uscito infatti il brasiliano ha portato dalla fascia il gol), ma si è dimostrato letale a Livorno, dove con un scatto fulmineo e un tiro di precisione ha portato la Roma al raddoppio. Ljajic invece è un attaccante molto duttile: da punta a terquartista, sono molti i ruoli che può coprire. E forse attaccante esterno molto largo è quello che meno si addice alle sue caratteristiche. La possibilità  però di accentrarsi e scaraventare un tiro potente, come quello di domenica scorsa, fanno crollare il problema: il serbo si abituerà presto. Per ultimo Gervinho, che a differenza degli altri, largo sulla fascia ci è nato. Per caratteristiche tecniche è il più adatto a quella posizione. Contro il Verona abbiamo visto le sue capacità di dribbling e di disimpegno, anche se la conclusione lascia a desiderare. 

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