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Gandini: "Nainggolan? Dialogo aperto. Monchi professionista di livello"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-07-2017 - Ore 14:43

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Gandini:

Nel corso del programma "Tutti convocati", è intervenuto Umberto Gandini, AD della Roma che ha fatto il punto della situazione del club giallorosso:

"Sono anni che grandi club seguono la tradizione delle preparazioni in aree in cui il calcio cresce e c'è un diverso clima. Lo scorso anno le prime due in classifica hanno fatto le tournèe. Sono scelte".

Il rinnovo di Nainggolan?
"Il dialogo è apertissimo, Radja è un giocatore della Roma e ha un contratto lunghissimo. Siamo assolutamente positivi nella costruzione di una grande squadra con Radja presente"

E' stato capito il progetto iniziato con Monchi?
"Un po' di scetticismo posso averlo percepito ma avendo scelto un professionista di livello come Monchi, Pallotta ha mandato un messaggio chiaro su quanto vuole crescere la Roma".

L'obiettivo qual è?
"E' ovvio che una grande squadra come la Roma giochi per vincere. Poi ci sono tantissime situazioni che contribuiscono a stabilire la vittoria finale, la Roma è la squadra che costantemente è stata più vicina alla Juventus in questi anni. L'obiettivo è fare il meglio possibile fino all'ultimo secondo di ogni partita".

 

Il nuovo Milan?
“Il cambio di proprietà è stata una cesoia netta per me, rispetto al passato. Il mercato sta riportando nel campionato italiano una grande squadra come il Milan. Il campionato sarà ancora più interessata. La Serie A e la Premier sono forse gli unici campionati dove si alternano almeno 4 squadre per essere competitive”.

 

Il Main sponsor?
“Priorità nostra. Ci sono buone opportunità, situazioni da valutare, siamo impegnatissime a trovare delle risorse per il percorso che stiamo intraprendendo”.

 

La posizione della Roma sui diritti Tv?
“Preoccupazione. La situazione attuale è preoccupante, condivido le affermazioni del ministro Lotti. Maggiori risorse finalizzate a migliorare l'equilibrio competitivo sono benvenute. Sono scettico sul fatto che sia possibile con delle norme scritte. È importante capire come le risorse vengano impiegate. Per riequilibrare si intende sempre distribuire le risorse verso il basso ma non dimentichiamo che abbiamo i nostri club che devono rimanere competitivi anche in Europa, ci vuole attenzione anche per la locomotiva e non solo per i vagoni”.

 

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