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Garcia a l'Equipe: “Roma e Juve come Ronaldo e Messi polemiche su avversari Juventus? dovevo mettere pressione...”

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-05-2014 - Ore 11:29

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Garcia a l'Equipe: “Roma e Juve come Ronaldo e Messi polemiche su avversari Juventus? dovevo mettere pressione...”

«Non ho nessun rimpianto. Siamo stati un pò come Cristiano Ronaldo con il Pallone d'Oro negli anni di Messi. Ma Cristiano ha finito per vincerlo. Quest'anno, la nostra rivale ha battuto tutti i record in Italia». Lo dice Rudi Garcia in una lunga intervista al quotidiano francese L'Equipe, in cui ripercorre il campionato sulla panchina della Roma. Sulla sua esperienza in Italia, Garcia dice di essere stato «sgradevolmente sorpreso dagli stadi vetusti», ma che c'è bisogno per il calcio italiano di «una vera riflessione in tutti i settori», aggiungendo che «il Portogallo ha superato l'Italia nella classifica Uefa». L'allenatore francese torna anche sulle polemiche che hanno fatto seguito alle sue dichiarazioni sul presunto scarso impegno di certe avversarie che hanno affrontato la Juventus nell'ultima parte del campionato: «La polemica è stata enorme ma il mio ruolo era di mettere pressione sulla Juve con lo scudetto ancora in gioco. Il Livorno ha lasciato i suoi migliori giocatori in panchina pensando che la partita fosse già persa. Risultato: retrocedono in Serie B. Ma non ho detto niente sulla Juve o sul suo allenatore». A questo punto, scherzando, Garcia spiega all'intervistatore il significato dell'espressione gergale «fare zero a zero», nel senso di non dire fino in fondo quello che si pensa: «Qualche volta l'ho fatto, è vero. Ma ho sempre provato a dire quello che pensavo». Quanto alla campagna acquisti, smentisce ogni interesse per il portiere della Nazionale francese, Hugo Lloris, confermando di puntare su De Sanctis e Skorupski come riserva anche per l'anno prossimo, e «blocca» Mehdi Benatia: «ha quattro anni di contratto senza clausola liberatoria. Quindi la prossima stagione sarà della Roma. Che delle società si interessino a lui è logico, visto la stagione che ha fatto». Infine, il piacere di fare la Champions con Francesco Totti: «uno con il suo talento ha bisogno di quella vetrina. Con un anno di più sarà più difficile, quest'anno quando c'erano tre partite a settimana ho dovuto risparmiarlo, proteggerlo. Ma lui è intelligente, non chiede niente. È sempre positivo e pensa alla squadra. Fra noi si è creata una complicità»

Fonte: ANSA

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