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Garcia: "Pronti a morire sul campo per arrivare al 2° posto"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-05-2015 - Ore 18:51

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Garcia:

La Juventus è ancora lontana, in campo e fuori, il secondo posto in campionato alle spalle dei bianconeri invece è a portata di mano e non bisogna lasciarselo sfuggire. Rudi Garcia fa i complimenti alla Vecchia Signora, «sopra a tutti» in Italia, e allo stesso tempo chiede alla sua Roma una «reazione importante» con l'Udinese per cancellare la deludente prestazione di San Siro. «Dobbiamo essere pronti a morire sul campo» il messaggio del tecnico a Totti e compagni, costretti in settimana a un ritiro light a Trigoria per compattarsi e centrare il traguardo Champions. «Io sono francese, e non è nelle mia cultura il ritiro, ma non ho mai detto che non serve - la spiegazione di Garcia -. Per me il ritiro 'punitivò non serve a niente, mentre uno 'intelligentè sì perchè serve a far vivere insieme la squadra e soprattutto a preparare bene la gara». «Il ritiro mette tanta pressione, e a volte ci sono squadre che ne hanno bisogno, altre no - aggiunge -. Non è che abbiamo a che fare con la Primavera o il settore giovanile...giochiamo con professionisti, con uomini che hanno una vita e responsabilità. Penso quindi di non doverli trattare come bambini, anche se a volte ovviamente devo fare il papà cattivo». Con tanto di regole chiare da non sgarrare: «Con i dirigenti siamo stati d'accordo nel ricordarle alla squadra perchè il momento è eccezionale e l'atteggiamento deve essere eccezionale». Ecco perchè Garcia non vuol sentire parlare dell'impegno della Lazio e del confronto diretto che potrebbe essere spostato dopo l'anticipo della finale di Coppa Italia: «Distratti dal derby? Non ho nessun dubbio sul fatto che saremo concentrati solo sulla gara di domani. Abbiamo il destino nei nostri piedi. Sappiamo anche che se vinciamo le prossime due partite saremo matematicamente secondi e questo ci può dare un pò di forza e carica in più». «Cosa penso dell'eventuale posticipo del derby? Che c'è un regolamento e che bisogna seguirlo e rispettarlo» ricorda il francese, prima di sottolineare pero che «giocare domenica, lunedì, martedì, mercoledì o giovedì prossimo non cambia nulla. Si tratta di una partita in cui faremo di tutto per vincere, e il giorno non cambia le cose». Ad esser cambiato rispetto al passato è invece il giudizio sulla Juventus: «Oggi possiamo solo dire che è sopra a tutti. È in finale di Champions, di Coppa Italia e ha già vinto il campionato. Che possiamo fare? Sforzarci di ridurre il gap tra noi e loro, ma sappiamo che sono bravi, non solo i giocatori ma anche la società, e i risultati lo dimostrano. Non c'è un gap di personalità, bensì di esperienza, economico, sportivo, per il momento è un gap di tutto». Motivo in più per rimboccarsi le maniche e chiudere alle spalle dei bianconeri: «Anche noi vogliamo vincere dei titoli, non succederà quest'anno, ma almeno centriamo l'obiettivo di inizio stagione che è la qualificazione per la Champions. Abbiamo la possibilità di raggiungerlo perchè, anche se da gennaio siamo andati così così, fino a dicembre abbiamo fatto un campionato strepitoso, cosa che non è stata sottolineata»

Fonte: ANSA

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