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Garcia si dimette: "Non c'è modo di cambiare la cultura di un'organizzazione"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 17-12-2014 - Ore 22:30

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Garcia si dimette:

L'avvocato americano Michael Garcia si è dimesso dalla carica di presidente del comitato etico dopo l'insabbiamento della sua inchiesta sull'assegnazione dei Mondiali.

Alla fine, dopo tanti tira e molla, Michael Garcia si è arreso e ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Camera investigativa del Comitato Etico della FIFA, che nel luglio 2012 lo aveva scelto per investigare sulle presunte irregolarità relative all'assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022.

La stessa FIFA, infatti, non ha mai acconsentito alla pubblicazione della relazione completa di Garcia, che nel corso delle sue indagini aveva messo a nudo diverse irregolarità sull'assegnazione dei prossimi due campionati del Mondo a Qatar e Russia.

“Nessuna commissione può cambiare la cultura di un’organizzazione - ha spiegato un amareggiato Garcia - . Ho perso fiducia nell’indipendenza della camera giudicante”. Tramite un lungo comunicato, lo stesso Garcia ha raccontato come sono andate esattamente lo cose.

In primis Garcia ha evidenziato come dalla sua relazione siano emerse particolari e gravi irregolarità nelle procedure di selezione delle nazioni partecipanti all'assegnazione delle manifestazioni del 2018 e del 2022: "Dopo la mia nomina a presidente del comitato investigativo della FIFA, ho effettivamente capito che si stavano facendo passi in avanti nel promuovere l'etica. Negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. 

Il 5 settembre del 2014 io e Borbely, vice presidente del comitato investigativo, abbiamo presentato un rapporto sull'inchiesta 2018-2022 alla Camera Arbitrale del comitato Etico della Fifa dove sono stati individuati problemi seri e di ampio respirto che si sono verificati in occasione dei processi di offerta e di selezione delle nazioni che avrebbero ospitato i mondiali (Borbely ha anche presentato delle relazioni separate)
".


Nonostante la sua relazione fosse dettagliata, la FIFA ha deciso di non rendere pubbliche tutte le informazioni contenute al suo interno. A nulla sono valsi gli inviti di Gacia al Comitato Esecutivo: "Poco dopo il presidente della Camera Arbitrale Eckert ha indicato che solamente alcune delle informazioni contenute all'interno del rapporto sarebbero state rese pubbliche. Ma personalmente preoccupato sul fatto che informazioni così poco dettagliate non fossero sufficienti per garantire la trasparenza della FIFA, ho rilasciato una dichiarazione pubblica dove invitavo il Comitato Esecutivo della Fifa ad autorizzare la pubblicazione della relazione. Quest'ultimo non si è affatto pronunciato sull'argomento nelle riunioni di Settembre 2014".

E' stato anzi accusato di aver violato il Codice etico: "Sono stato però citato per aver violato il Codice etico attraverso le mie pubbliche dichiarazioni, ossia la richiesta di effettuare la pubblicazione della relazione in maniera adeguata. Il 13 novembre del 2014 il signor Eckert ha messo una dichiarazione di 42 pagine sul rapporto dell'inchiesta sui mondiali del 2018 e del 2022, all'interno della quale erano contenute rappresentazioni incomplete e fatti altrettanto incompleti, così come le conclusioni". 

E' stato respinto anche il suo ricorso presentato in appello: "Per questo motivo ho fatto appello. Ma la decisione della Commissione d'Appello emessa ieri lo ha respinto per motivi procedurali, concludendo che non è necessario che il comitato di Appello della FIFA entri in merito alle ragioni del ricorso.  Sono in disaccordo con la decisione del Comitato di Appello". 

Da qui la decisione di rassegnare le proprie dimissioni: "Ora sembra che da adesso in poi la dichiarazione di Eckert resterà la parola finale sull'inchiesta sui mondiali del 2018 e del 2022. Ho concluso che in una tale situazione e modo di procedere non c'è strumento che possa cambiare la cultura di una organizzazione. Ho perso fiducia nell'indipendenza della Camera Arbitrale, motivo per il quale ritengo che il mio compito sia alla fine. Di conseguenza, a partire da oggi 17 dicembre 2014, do le mie dimissioni come presidente della Camera del Comitato Investigativo della FIFA".

Fonte: goal.com

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