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Gasport, Bye bye sceicco. La Roma resta americana

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-03-2013 - Ore 07:19

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Gasport, Bye bye sceicco. La Roma resta americana

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Questa è una storia anomala, affetta da mistero, malata di denaro. È una storia di calcio italiano da Terzo Millennio, in cui lo Zio d’America e lo Sceicco Arabo s’incontrano, si annusano e pensano di costruire un’alleanza che sarebbe il sogno di qualsiasi tifoso. Ecco, la parola chiave probabilmente è questa: sogno. Che intorno alle 21.40 di ieri sera s’infrange sulle parole di un primo, gelido comunicato con un senso ben preciso: lo sceicco giordano Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi non entrerà nella Roma.

 

 
SOLDI & RUOLI «Il club informa che il potenziale partner non ha consumato l’investimento — si legge —. Non c’è accordo in atto per prorogare il termine per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare deve essere considerato risolto». Quindi niente 50 milioni, nessuna poltrona che passa di mano, nessuna svolta societaria. Adnan e il suo passato discusso, le sue amicizie pericolose, la sua eredità mai verificata e la sua quotidianità modesta, è tutto quello che resterà nella memoria, dopo un pomeriggio in cui si sono sparse le voci più disparate. Garanzie già verificate e pronte a essere versate, contenziosi dell’ultima ora sui ruoli da ricoprire, uomini dello sceicco sempre più tesi mentre si avvicinava sempre di più il momento limite della mezzanotte. Poi il flop, l’addio, con l’entourage di Adnan che recitava: «I soldi c’erano, abbiamo pagato l’opposizione di una parte della proprietà (la banca, ndr)».

TOCCA ALLA PROCURA Inutile dire che adesso a questa tesi paiono credere in pochi. Anzi, la banca esce dalla vicenda con la medaglia al petto destinata a chi non si è lasciato sedurre dalle promesse elargite in mesi di trattative segrete e materializzatesi nel preliminare ufficializzato il 21 febbraio. Attenzione però: ora non può finire tutto con un «abbiamo scherzato» e così la palla resterà a rotolare in Procura, visto che l’indagine per aggiotaggio andrà avanti con nuova lena.

 

COL PARMA SI GIOCA Non solo. La Roma — che dopo il vertice in Prefettura è stato confermato come domenica giocherà all’ora stabilita (20.45) contro il Parma — resta col bisogno urgente di una ricapitalizzazione robusta, e a questo punto è probabile che UniCredit apra nuove linee di credito per regalare alla squadra una quotidianità serena. Per tale ragione, intelligentemente Pallotta, subito dopo il primo, ha fatto uscire un secondo comunicato che sparge ottimismo e tende subito a coinvolgere la banca — tagliata fuori bruscamente dalla trattativa con lo sceicco — nelle operazioni future. «Anche se è un peccato che l’operazione non si sia chiusa — si legge —, l’esito non avrà alcun impatto sulla squadra. Come sempre, la proprietà resta impegnata al 100% a rafforzare il marchio della As Roma allo scopo di costruire una grande squadra per i tifosi e per il popolo giallorosso. Continueremo a lavorare a stretto contatto con UniCredit per soddisfare le esigenze finanziarie del club. Lavoreremo per mettere in atto iniziative in grado di migliorare il marchio del club, a cominciare dalla costruzione di un nuovo stadio, insieme alla nuova partnership con Nike». Ecco, detto che per lo stadio si dovrà attendere ancora parecchio, la caccia a nuovi soci sarà subito riaperta. Ma consigliamo di appendere un cartello sul cancello di Trigoria: astenersi perditempo.

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