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Gattuso: "Il mio erede è Nainggolan"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 26-05-2015 - Ore 19:30

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Gattuso:

Grinta, determinazione e voglia di vincere. Eravamo abituati così a vedere Ringhio Gattuso in campo. Le caratteristiche sono sempre quelle, ma ora l’ex centrocampista del Milan si è spostato dal campo alla panchina per allenare, attualmente in cerca di sistemazione.

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport durante la 18° edizione del Trofeo Fulvio Currò, Gattuso ha parlato così: “Non mi manca il calcio giocato, non ho nessun rimpianto nella mia carriera da calciatore, ho dato tutto quello che potevo. Mi manca il campo per allenare. Sarri ha portato delle novità: ha sempre fatto fatica per tanti anni, ma quest’anno è arrivata la sua consacrazione. Ha dimostrato di saperci fare e ha messo in pratica le sue conoscenze. Ancelotti? Conoscendo Galliani, quando si muove porta sempre a casa qualcosa di positivo. Carlo è un allenatore che può far tornare l’entusiasmo, da milanista spero in un suo ritorno, ma mi sembra difficile. Comunque sia, sono sicuro che la famiglia Berlusconi farà una grandissima squadra. Inzaghi invecchiato? Questo lavora logora, ed è normale che lo stress si senta. Siamo ancora allenatori giovani, ed è normale che a volte si sbaglia; solo così si può imparare. Da italiano spero che la Juventus vinca a Berlino, anche se sarà molto difficile contro una squadra di campioni. Faccio i complimenti ad Allegri e a tutta la squadra per la grande stagione. Sarebbe importante una vittoria bianconera per il nostro calcio. Sturaro? E’ più mezz’ala di me, io ero più un’incontrista. Un giocatore in cui mi rivedo è Radja Nainggolan, un giocatore di grande intensità. Non sarà facile giocare a Napoli per la Lazio, troverà un ambiente molto caldo. Sarà una partita entusiasmante, come una finale".

 

Fonte: gianlucadimarzio.com

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