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Gattuso: "Mi piace Nainggolan, ha la grinta giusta"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-05-2015 - Ore 12:20

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Gattuso:

Il rombo di Ancelotti è ormai un lontano ricordo in casa Milan. Quel centrocampo aveva interpreti straordinari: Pirlo vertice basso, Gattuso e Seedorf ai suo fianchi e Rui Costa vertice alto. Una squadra ben diversa da quella attuale, negli uomini e nella filosofia. Ma anche nella struttura organizzativa, come ha avuto modo di dire Gattuso in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

 Gattuso, tuttavia, non fa drammi riguardo alla stagione dei rossoneri: "Inzaghi? Mi sembra un po’ invecchiato. L’importante per il Milan ora è finire bene e trovare una nuova linea societaria.Spero che Berlusconi lasci il club in buone mani, a persone perbene. Non dimentichiamo che ha portato il Milan dal tribunale al tetto del mondo". Vedendo qualche partita dei suoi ex compagni, a Rino magari è passata per la testa l'idea di tornare a dare una mano: "No, il calcio giocato non mi manca, ho dato tutto e anche di più. Non c’è rammarico. Non ho neanche mai giocato a San Siro dopo il ritiro. Il 3 giugno sarà la prima volta, da quel tunnel uscirò camminando. Basta corse". 

De Jong, un mastino alla Gattuso, in questo Milan gioca da regista: "Io non avrei potuto farlo ma il Milan quest’anno non ha un regista. Ci sarebbe Montolivo, però...Quando ci giocavo io il Milan era una macchina organizzativa incredibile, mentre ora quella macchina non si vede più. Spero torni presto a quei livelli". Alla Juve pensano di aver trovato il nuovo Gattuso: "Secondo me con Sturaro abbiamo qualcosa in comune ma non siamo così simili. Lui è più una mezzala, recupera palla intercettando il pallone sulle traiettorie e si inserisce bene. Io invece andavo sempre a contrasto, ero un cagnaccio, davo fastidio a tutti. Inserimenti? Io  giocavo con Cafu. Lui andava in attacco e io un sacco di volte facevo il terzino". Gennaro un suo erede l'ha individuato: "A me piace Nainggolan. Ha la grinta giusta però ehi... io ero più veloce di lui".  

Gattuso sulle possibilità della Juve in Champions non si sbilancia: "La vittoria della Juve di martedì, come la sua qualificazione alle semifinali, è un orgoglio per l’Italia. A Madrid però sarà dura". La sua carriera da allenatore è cominciata da poco e attualmente si trova senza squadra: "Quando la troverò non lo so, vi farò sapere... L’esperienza da allenatore non si compra al supermercato e a me piacciono le sfide difficili. Vorrei fare una gran carriera anche da allenatore ma in questo lavoro bisogna fare gavetta. Per questo sono andato lontano, anche da giocatore avevo preso dei rischi simili. Vorrei allenare ancora all’estero. Lì il calcio è più aggressivo, il ritmo mi esalta".

 

Fonte: gianlucadimarzio.com

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