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I giallorossi vincono a Cagliari e sentono la musichetta Champions

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-04-2014 - Ore 11:00

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I giallorossi vincono a Cagliari e sentono la musichetta Champions

 La Roma batte il Cagliari per 3-1 e viaggia in maniera spedita verso la qualificazione diretta in Champions League. Gli uomini di Garcia sono un diesel al Sant’Elia ma con il passare dei minuti, si impossessano dell’incontro grazie ad una splendida tripletta di Mattia Destro. I giallorossi giocano al gatto col topo con i sardi e quando i padroni di casa si affacciano dalle parti di De Sanctis, ripartono velocemente in contropiede ed innescati da Gervinho, come sempre in versione Flash, passano in vantaggio. L’ivoriano dialoga con Destro nei pressi dell’area di rigore rossoblù, Ekdal anticipa Avramov in uscita bassa e la palla finisce tra i piedi di Gervinho, che la rimette in mezzo per il numero 22, che da vero centravanti d’area, anticipa tutti e mette il pallone in rete.

La Roma controlla il gioco: rallenta ed accelera quando ritiene più opportuno farlo senza che i sardi riescano mai ad impensierire seriamente l’estremo difensore giallorosso. Un paio di minuti dopo il gol dell’attaccante romanista, lo stesso ha uno scontro con Astori, che lo invita a rialzarsi a brutto muso poiché il giallorosso si era buttato a terra dopo aver rifilato uno schiaffo al difensore rossoblù non segnalato dall’arbitro, che vede un fallo del sardo e lo ammonisce per il successivo faccia a faccia col romanista. Questo episodio sarebbe da prova tv se non fosse che il direttore di gara ha fermato il gioco e preso una decisione, pur sbagliata che sia ed abbia sanzionato l’intervento come falloso per il difendente. Ad inizio ripresa, il Cagliari prova a forzare i tempi per trovare il pareggio ma così facendo, lascia delle praterie per gli abili palleggiatori e velocisti della squadra ospite. Proprio in una delle ripartenze micidiali della Roma, Nainggolan recupera un bel pallone nella propria metà campo, fa qualche metro, alza la testa e vede Destro, gli lancia un bel pallone, che Astori non riesce ad intercettare ma arriva sui piedi della punta romanista, che corre verso la porta cagliaritana ed appena entrato in area, fa partire un bel diagonale sul secondo palo, che Avramov non può parare.

E’ il 2-0 e la Roma è totalmente padrona del match. Gli unici problemi arrivano da un piccolo fastidio per Pjanic, sostituito da Taddei e dalle ammonizioni a 3 giocatori diffidati che salteranno la prossima sfida contro l’Atalanta. Oltre al bosniaco, sono finiti sul taccuino di Massa anche Florenzi e Destro, quindi Garcia dovrà fare di necessità virtù per mandare in campo una formazione di livello anche se in piena emergenza. Al 73’, l’incontro si chiude definitivamente con la terza rete romanista ancora ad opera di Destro, che riceve il pallone da Florenzi, servito a sua volta da Gervinho, partito ancora una volta a campo aperto. Prima del fischio finale, c’è il tempo per un fallo in area di rigore di Benatia su Pinilla, che va sul dischetto ed accorcia le distanze. Il difensore marocchino si infortuna nello scontro con l’attaccante sardo ed è costretto a lasciare in 10 i compagni per i rimanenti 4’ di recupero. Nei prossimi giorni capiremo l’entità dell’infortunio muscolare all’ex difensore dell’Udinese. Grazie alla vittoria degli uomini di Garcia in Sardegna dopo 19 anni e della contemporanea sconfitta del Napoli a Parma, i romanisti sono ora a +12 sulla terza e con 6 punti in 6 match, saranno matematicamente secondi.

La musichetta della Champions League comincia a non essere più una chimera ma qualcosa di veramente vicina. Per ciò che concerne i  numeri dell’ex primavera dell’Inter, l’unico aggettivo per definirli è “impressionante”. In questa stagione ha segnato un gol ogni 86’, frutto di 1111’ giocati in 18 gare, una media-gol che nessun giocatore del nostro campionato riesce neanche ad avvicinare. La tredicesima rete, senza aver calciato rigori, lo porta a 5 dai leader della nostra classifica marcatori, Immobile e Tevez, avendo giocato quasi la metà delle partite degli altri e senza aver svolto la preparazione estiva. Probabilmente per affrontare 2 competizioni faticose e lunghe come la serie A e la Champions League da protagonisti un solo finalizzatore non basta ma è altrettanto vero che questi dati permettono di non dover pensare al centravanti come all’obiettivo principale della prossima campagna acquisti romanista. Oggi vi è stata la dimostrazione che serve un terzino sinistro esperto che possa giocare anche a destra, poiché Romagnoli è un adattato in quel ruolo così come Torosidis e né Balzaretti, infortunato di lungo corso e senza un ritorno all’attività prefissato, né Dodò, che non ha convinto in pieno mister Garcia, possono esserlo nella prossima stagione. Un altro difensore centrale di caratura internazionale, che possa dare il cambio a Benatia e Castan, farebbe molto comodo per affrontare al meglio i tanti impegni del prossimo anno. A centrocampo, appare necessario un elemento di grande valore che possa completare il reparto. Taddei forse meriterebbe un prolungamento di un anno del contratto facendo al massimo il settimo ma serve un sesto alla Bertolacci, di proprietà della Roma e che in caso di necessità, non abbassi troppo il livello. Davanti, se dovesse partire Ljajic, la Roma dovrà puntare su un esterno mancino che giochi a destra, come richiesto a più riprese dal tecnico giallorosso. Solo dopo aver sistemato queste urgenze, si potrà pensare ad una ciliegina come un bomber da 30 milioni di euro ed eventualmente anche ad un giovane portiere per il dopo-De Sanctis.

Fonte: Massimo de Caridi

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