Il 4 Febbraio torna il "PREMIO SETTECOLLI": a tu per tu con Fabrizio Pacifici

Sette premi. Come i setti colli di Roma. Il prossimo 4 febbraio torna il "Premio Settecolli" , organizzato da Fabrizio Pacifici, presso il Trevi Club (ex White) di via degli Avignonesi, per omaggiare gli "eroi" della storia giallorossa. 

Tra gli ospiti d'onore Amedeo Mangone difensore Campione d'Italia 2001, Maurizio Iorio attaccante Campione d'Italia '83,  Giacomo Losi, Enzo Salvi e Francesca Draghetti della Premiata Ditta. 

Noi di Insideroma abbiamo incontrato Fabrizio che ci ha parlato di questa manifestazione unica nel suo genere e di tanto altro...

Fabrizio, iniziamo parlando del Premio Settecolli che si svolgerà il prossimo 4 febbraio. Qualche anticipazione?

Il "Premio Sette Colli" è ormai diventato un appuntamento imperdibile per i tifosi prima del derby di ritorno, l'anno scorso c'erano 300 persone con la Roma lontana dalle prime posizioni...
Anche quest'anno in segno di fair play a pochi giorni dal derby verrà assegnato un premio a un tifoso laziale Doc. Mentre saranno celebrate le vittorie storiche con Maurizio Iorio, Amedeo Mangone e Giacomo Losi, in rappresentanza degli scudetti dell'83, del 2001 e della storica Coppa delle Fiere. Come sempre non mancheranno personaggi vip tifosi giallorossi come Enzo Salvi, Euridice Axen e Francesca Draghetti, mentre sarà assegnato un premio speciale per il suo amore verso Roma al sensitivo Craig Warwick, spesso ospite nelle trasmissioni tv italiane, che verrà appositamente da Londra per l'occasione. Ovviamente non mancheranno delle sorprese...

Tra i tanti eventi che organizzi, anche il Microfono d'Oro, gli oscar della Radiofonia romana, altro appuntamento importantissimo per la Capitale, una città in cui avere un microfono "pesa" molto visto il vastissimo seguito che le radio hanno. Sei d'accordo?

Le trasmissioni radiofoniche, soprattutto nella nostra città, sono il termometro dell'umore della gente, non si parla solo di calcio, ma si denunciano disagi e situazioni di tutti i giorni. Trovo sbagliato la frase "spegnete la radio, accendete il cervello".

Non solo eventi ma anche solidiarietà.

Quando organizzo i miei eventi cerco sempre di dare un pochino di serenità a chi ne ha bisogno. Mi ha fatto enormemente piacere vedere lo scorso 6 gennaio quattromila persone al palazzetto di Ostia per la "Befana degli Eroi in divisa", manifestazione ideata dall'A.C.A.H. (All Cops Are Heroes), che io ho avuto l'onore di presentare, che ha consegnato centinaia di doni ai bambini più sfortunati.

Fabrizio, tu sei un grande tifoso della Roma, quest’anno stiamo vivendo una grande stagione, scudetto parola da non pronunciare?

Mai come quest'anno tocca pronunciarla la parola scudetto, in fondo la Juventus dista solo 3 punti...( N.B. do per scontata la vittoria del ritorno Roma-Juventus)

Vista la tua attività di Relazioni Pubbliche, avrai conosciuto molti giocatori della Roma, raccontaci qualche aneddoto..

Ho avuto la fortuna di presentare l'inaugurazione della scuola "Totti Soccer School", proprio il Capitano a fine manifestazione è venuto da me per ringraziarmi, gli ho detto che dopo questo episodio avrei potuto tranquillamente appendere il microfono al chiodo.

Qual è il giocatore del passato o del presente con il quale hai più confidenza/rapporto?

Devo dire che con tutti quelli che hanno presenziato ai miei eventi sono riuscito a mantenere dei buoni rapporti, sono fatti di un'altra "pasta" in confronto di quelli di oggi, sono sicuramente più umili.

Da quasi tre anni la Roma è passata di proprietà, ti leggiamo spesso sui social network, ed abbiamo notato che sei sempre stato molto critico con la proprietà ed il management americano di AS Roma, come mai? E comunque, visti gli eccellenti risultati sia della società che della prima squadra. ti sei ricreduto?

Chi non ha criticato la squadra e la società in questi due anni anonimi e drammatici sarà stato in malafede. Grazie alle contestazioni dei tifosi a Trigoria c'è stata un'inversione di marcia da parte della società e finalmente i risultati si vedono.

Ti vediamo spesso in Tribuna Autorità dello Stadio Olimpico, durante le partite della Roma, il miglior posto della capitale per fare RP?

In realtà il lavoro è la mia vita. Non voglio dire che vivo per lavorare, ma sono talmente appassionato che quasi non riesco a distinguere il lavoro con la vita non lavorativa e anche lo stadio, soprattutto in quel settore, mi piace pensare al mio lavoro.

Considerando il tuo lavoro e la tua professionalità, nel campo della comunicazione,miglioreresti qualcosa nella comunicazione della società Roma?

Più che altro punterei ad avere meno follewers e penserei a tutelare con delle news aggiornate e in tempo reale per i tifosi che vanno in trasferta spesso in balia degli eventi.

Molti considerano la città di Roma, come la più grande della provincie Italiane, proprio per una mentalità non proprio da grande capitale internazionale come Londra Parigi, New York, etc. Non pensi che questa nuova proprietà americana, possa dare il cambio di passo anche alla città, portando il Brand Roma, in giro per il mondo, rafforzando anche il concetto di città globalizzata?

Il Brand Roma è sempre stato molto diffuso, soprattutto grazie a Totti e ai risultati della Champions ai tempi di Spalletti. Negli ultimi due anni la mancata partecipazione alle coppe Europee ha penalizzato il marchio. L'unico modo per promuovere il Brand Roma è allestire una rosa all'altezza delle grandi squadre.