Breaking News

Il calcio è ancora divertimento?

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-09-2016 - Ore 09:24

|
Il calcio è ancora divertimento?

Un pallone che rotola. Ventidue giocatori che danno tutto quello che hanno per ottenere la vittoria. Dei tifosi che urlano, fremono, si appassionano, gioiscono e si disperano. Tutto questo, ma anche molto altro, è il calcio. In un sistema e in una società dove tutto diventa sempre più business, affari e denaro, è lecito chiedersi se il mondo del pallone può essere percepito ancora come puro e semplice divertimento. A volte, si dice che è solo un gioco. Oppure parliamo della cosa più seria tra le meno serie. Si dovrebbe giocare inseguendo il proprio istinto, il proprio piacere, ma anche la propria fame, la propria ambizione e quella voglia di migliorarsi.

Il compianto Johan Cruyff diceva che “Quello che conviene insegnare ai ragazzi è il divertimento, il tocco di palla, la creatività, l'invenzione... La creatività non fa a pugni con la disciplina”. E forse è da qui che occorre sempre partire quando si prova ad insegnare ai più piccoli. Ma c'è un qualcosa che non va dimenticato. Cosa? Il fatto che oltre a divertirsi occorre anche far divertire. E, in un calcio dove gli stadi sono tristemente sempre più vuoti, è lecito chiedersi quale sia il campionato diciamo più adrenalinico.

Per provare a rispondere, occorre aiutarsi con alcuni dati e con determinate statistiche pubblicate nei giorni scorsi da Bwin Sport. Ad esempio, il campionato dove ci sono più gol a partita è la Pro League. In molti magari saranno stupiti da ciò. Continuando però ad analizzare i numeri, si scopre che il risultato più diffuso in terra belga è il 2-1. E questo appare come in contraddizione con quanto detto prima. Ma, a volte, la contraddizione è una delle componenti imprevedibili del mondo del calcio. Ed ecco però fa riflettere quel 48% di vittorie in casa, condiviso con la Liga spagnola.

 

 

Abbandonando per un attimo i numeri, si può tranquillamente affermare che il tutto è fortemente legato alla competitività. In molte occasioni infatti ci si lamenta di campionati chiusi, noiosi e fin troppo scontati. È il caso, per esempio, della Ligue 1, dove il Paris Saint Germain la fa inesorabilmente da padrone. Ma anche la nostra Serie A, negli ultimi anni, è stata proprietà della Juventus e sembra davvero essere difficile immaginare che qualcuno possa metter immediatamente fine al regno a tinte bianconere. Il campionato più equilibrato, a detta tutti, è la Premier League. D'altronde l'impresa del Leicester di Ranieri è là a dimostrarlo. Lo stesso allenatore romano è però convinto del fatto che un bis sia pressoché impossibile. Ma la bellezza e l'alto livello del campionato inglese è dimostrato dalla presenza agli ultimi Europei disputatesi in Francia di ben 13 giocatori di squadre d'Oltremanica.

Spettacolo, contraddizione, competitività, bellezza ed alto livello: è di questo che abbiamo parlato. Il tutto può essere riassunto e raccolto nella parola divertimento? Molto probabilmente sì. Ma occorre dire che i giudici stavolta sono i tifosi con la loro passione ed il loro amore. Sicuramente loro vogliono continuare a divertirsi. Devono però scontrarsi con un mondo sempre più dominato dal dio denaro.

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom