Breaking News

Il Derby più bello del mondo - 19/03/2008 - Dove osarono le aquile

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-04-2016 - Ore 14:18

|
Il Derby più bello del mondo - 19/03/2008 - Dove osarono le aquile

(Emilio Muccione) - E' il 19 marzo del 2008; va in scena il derby. E' una serata primaverile, il terreno dello Stadio Olimpico in buone condizioni, 50.000 spettatori che, come sempre, rendono unica la cornice dell'Olimpico come unico è il derby Romano. Quel derby inizia alle 21:15 e i capitani, Totti e Rocchi, portano i fiori sotto la "Curva Nord" per omaggiare la scomparsa del tifoso biancoceleste Gabriele Sandri. La Roma è a -7 dalla capolista Inter quindi deve vincere assolutamente per continuare ad alimentare le speranze scudetto. La Lazio invece, cerca punti preziosi per un posto Uefa. Ma il derby a Roma é diverso dagli altri e dalle altre partite di campionato; a Roma il derby é un "campionato nel campionato". Nel derby si azzerano tutti i valori reali delle squadre, non esistono cani e leoni, si parte alla pari e da 0-0. La Roma si schierava col consueto 4-2-3-1 Spallettiano con Doni in porta, Cicinho, Mexes, Juan e Cassetti in difesa, De Rossi e Aquilani (preferito a Pizarro) a centrocampo, Taddei, Perrotta e Vucinic (preferito a Mancini) nella batteria dei trequartisti e Totti unica punta. La Lazio invece, scendeva in campo con Ballotta in porta, De Silvestri, Siviglia, Cribari e Kolarov in difesa, Dabo, Ledesma e Behrami a centrocampo con Pandev dietro a Rocchi e Bianchi. Inizia la partita ed al settimo minuto Kolarov impegna su punizione Doni; meglio la Lazio nelle battute iniziali, ma la Roma, dopo un avvio stentato, prende in mano le redini del gioco anche se non crea eccessivi pericoli. Ma al 31esimo la Roma, con uno scambio tra Vucinic e Perrotta, entra in area, ma Berhami, nel tentativo di spazzare, colpisce la spalla di Taddei e la palla finisce incredibilmente in rete. Rabbiosa la reazione laziale che, al 44', su un cross di Kolarov, trova il pareggio grazie ad un rapace Pandev. Nella ripresa il clima si fa incandescente e il derby inizia ad essere davvero derby. Le due squadre si affrontano a viso aperto con capovolgimenti da ambo le parti, ma al 13' Morganti fischia un rigore alla Lazio per una trattenuta di Juan ai danni di Bianchi; parte Rocchi e trasforma; i tifosi della Lazio in delirio iniziano a credere di poter vincere il derby. La Roma reagisce con ardore e veemenza; Vucinic lavora un gran pallone per Totti che innesca Perrotta ed insacca alle spalle dell'evergreen Ballotta. Ora la Roma ha il derby in pugno, chiude la Lazio nella propria metà campo. La Roma vuole e deve vincerla questa partita per restare agganciata all' Inter ma, come succede spesso, nel calcio viene applicata "la dura legge del gol" quindi, come un fulmine a ciel sereno, la Lazio in contropiede a tempo scaduto, al 92esimo trova il gol vittoria con Berhami. Una doccia gelata scende solo sui colori giallorossi mentre il cielo diventa sempre più blu sui tifosi biancocelesti. Berhami si sbatte il pugno sul petto come se avesse vinto la champions; Delio Rossi corre come un pazzo facendo il giro di campo col braccio alzato degno della migliore "Fiaccolata Olimpica"; tutta la Lazio esulta... Il lupo é stato sconfitto, l'Olimpico era la "FORTEZZA DI HOHENWERFEN"...ed è proprio qui che "LE AQUILE HANNO OSATO"!

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom