Il fascino di Coppa e il calcio di Rudi e Rafa

Ieri due delle tre squadre più forti del campionato si sono date battaglia. Vera battaglia. Nessun turn-over, nessun pensiero alle partite clou del prossimo week-end (Lazio-Roma e Napoli-Milan). In campo ieri sono scesi i titolari, mostrando a tutti che il bel calcio in Italia si può ancora fare.

E con tutto il rispetto per Conte, che ha sembrato snobbare sia questa competizione sia la sfida contro la Roma all'Olimpico, Garcia e Benitez hanno dimostrato di tenere molto alla Coppa Italia, non solo per un fascino nuovo che forse questa coppa non ha mai avuto, ma perchè un big match rimane sempre un big match, a prescindere dalla competizione nella quale si gioca.

Due squadre aperte senza remore (De Rossi: "Spesso nelle partite di campionato le avversarie si chiudono"), due formazioni con l'artiglieria pesante al completo. I Partenopei non appena sono andati sotto di due gol hanno subito digrignato i denti, riuscendo a rimonatre lo svantaggio. La Roma, dopo un primo tempo perfetto, è calata vistosamente nella ripresa. Una partita che forse sarebbe rimasta impantanata sul pareggio se Garcia non avesse spronato i suoi a dare il tutto per tutto per vincere la partita. Ecco quindi che arriva il raddoppio di Gervinho che batte un Napoli guerriero. 

Le parole di Garcia, poi, fanno capire quanta importanza sia stata data a questa partita: "Ho lasciato in campo Gervinho perchè volevo vincere la partita". Insomma, a valorizzare una competizione come la Coppa Italia, nonchè l'intero nostro calcio, stavolta sono stati gli allenatori stranieri.    .