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Il giallo del rigore, Rizzoli decide dopo un sondaggio

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 30-03-2014 - Ore 17:46

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Il giallo del rigore, Rizzoli decide dopo un sondaggio

Rigore si, rigore no, Sassuolo-Roma si ferma per 5 minuti, il tempo necessario all’arbitro Nicola Rizzoli per cercare di capire quello che era accaduto nell’area giallorossa e avviare un mini-sondaggio con i giocatori, il guardalinee e l’assistente di porta che gli aveva segnalato il fallo. È accaduto al 35′ del primo tempo dopo un contrasto tra Benatia e l’attaccante neroverde Sansone che ha cercato di rientrare da un dribbling finendo però a terra ‘toccatò – a prima vista – dal difensore giallorosso. Dopo aver inizialmente lasciato correre, Rizzoli, forse sollecitatò dall’assistente di porta Peruzzo, indica il dischetto, con Berardi che posiziona il pallone per il penalty. Poi, tra le proteste giallorosse Rizzoli decide prima di parlare con i suoi due assistenti (di porta e di linea) e quindi con con Sansone che ammette di essere scivolato ma che comunque il difensore giallorosso gli aveva strattonato la maglia.

Da qui il dietrofront di Rizzoli, l’arbitro che rappresenterà l’Italia ai Mondiali: niente rigore e niente ammonizione per simulazione all’attaccante. Dopo 6 minuti di proteste interminabili, da una parte e dall’altra, l’azione riprende con un pallone scodellato, come da regolamento. Garcia dalla panchina commenta: «Mai visto una cosa così nella mia vita». «L’ arbitro non può chiedere ad un giocatore che lotta per la retrocessione se c’è un rigore… Ma Sansone è stato onesto – le parole di Benatia – Secondo me l’arbitro non voleva fischiare il rigore, poi l’assistente di porta ha detto di darlo e lui ha chiesto a Sansone di dire la verità, assicurandogli che non lo avrebbe ammonito. Sansone ha detto che lui era scivolato, ma che io gli avevo tirato la maglia, e l’arbitro ha deciso di non dare il rigore». «Forse con la moviola ci voleva meno tempo – aggiunge a fine gara ancora Garcia – Quello che conta è di aver preso la giusta decisione: c’è sempre uno che decide. Non so quello che è successo esattamente. Sembra che l’arbitro d’area abbia detto ci fosse il rigore ma all’inizio l’arbitro non aveva fischiato nulla. Poi ha parlato con il giocatore del Sassuolo per sapere se ci fosse il fallo: sembra che l’onestà paghi. Forse in altre parti non vedono le cose così».

Di diverso avviso il tecnico emiliano, Eusebio Di Francesco: «Una cosa mai vista. Secondo voi se Sansone avesse dichiarato a Rizzoli che non era rigore avremmo perso tutto quel tempo? Non è così. Abbiamo assistito ad una sceneggiata di cinque minuti dove chi doveva prendere delle decisioni non sapeva più cosa fare. Se io che faccio l’allenatore sbaglio mi mandano a casa, i direttori sono lì per prendere delle decisioni. Non mi è piaciuto questo episodio al di là che fosse rigore oppure no». 

Fonte: Ansa

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