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Il "ninja" si presenta e sarà ancora Roma-Juve

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-01-2014 - Ore 11:00

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I giallorossi approdano ai quarti di finale di coppa Italia battendo la Sampdoria e si troveranno di fronte la Juventus. La Roma vince contro i blucerchiati grazie alla rete di Torosidis al 5’ del primo tempo. L’esordio di Nainggolan, romanista da poco meno di 48 ore, è decisamente positivo eccezion fatta per un facile gol sbagliato dal belga. Le 2 squadre scendono in campo con  formazioni totalmente stravolte dalle consuete ed è l’occasione per vedere all’opera molti giocatori che hanno sin qui trovato poco spazio. In attacco, gli uomini di Garcia propongono un tridente tutto classe ’91 e nonostante la grande qualità nei piedi soprattutto di Ljajic, la concretezza sotto porta lascia a desiderare. Skorupski prende il posto di De Sanctis e a parte un paio di interventi non particolarmente impegnativi, non viene mai messo sotto pressione. Il portiere polacco bisognerà vederlo in circostanze più probanti per esprimere un giudizio però gli addetti ai lavori ne parlano un gran bene. Pareva l’incontro adatto per far esordire Jedvaj ma il tecnico transalpino ha spiegato che ci sono delle gerarchie da seguire, ecco perché accanto a Castan ha giocato Burdisso. Buona la prova di Dodò, che pur non avendo di fronte Cristiano Ronaldo, ha mostrato notevoli progressi sia in fase difensiva che in quella offensiva. E’, infatti, suo il cross da cui scaturisce il gol vittoria giallorosso e sue sono alcune belle diagonali ed alcuni interessanti recuperi in zone di campo pericolose. Da incorniciare anche la prova di Vassilis Torosidis, autore della rete che porta la Roma a sfidare la Juventus ed anche di una partita fatta di accelerazioni interessanti ed aiuti in fase difensiva molto importanti. Meno bene è andato Nicolas Burdisso, che ha commesso qualche sbavatura di troppo sia in appoggio che in chiusura. Taddei si sta adattando anche al ruolo di interno di centrocampo: da quando è a Roma ha giocato in ogni zona del campo, eccezion fatta per la porta e da centrale difensivo. Florenzi è in calo rispetto allo spettacolare inizio di stagione, ecco perché Garcia nelle ultime gare non lo sta facendo partire dal primo minuto. Ljajic continua nel suo andamento discontinuo ma come contro il Sassuolo, almeno si crea da solo azioni da gol. Quando riuscirà a segnare con maggiore continuità ed a vedere di più i compagni smarcati, avrà fatto quel salto di qualità decisivo per considerarlo un grande giocatore. Mattia Destro ha avuto un solo pallone giocabile e solo grazie al miracolo di Fiorillo, altro portiere in stato di grazia contro i giallorossi, non ha segnato per la quarta volta in 5 match disputati.

Capitolo a parte merita Radja Nainggolan. Il belga di origine indonesiana, inizialmente, non era neanche stato convocato poiché avrebbe dovuto giocare Bradley ma quando la cessione dell’americano ai Toronto è diventata ufficiale, è sceso in campo avendo svolto un solo allenamento con i nuovi compagni. La gara del “ninja” è stata diligente e ha fatto intravedere che gran salto di qualità può far fare alla Roma grazie al suo contributo nel recuperare palloni e smistare il gioco con una velocità tripla rispetto a Bradley. Se la Roma non si è presentata con la formazione titolare, c’è da dire che la Sampdoria di Mihajlovic è venuta all’Olimpico con 9 giocatori su 11 che di solito guardano la partita dalla panchina, gli superstiti erano Obiang, calciatore nel mirino di Sabatini e Pozzi. I giallorossi hanno rischiato solo al 91’ quando Petagna, subentrato proprio a Pozzi, a pochi passi da Skorupski, non è riuscito a deviare il pallone in porta. Per il resto, la Roma ha controllato la partita senza mai andare in sofferenza. Il 21 gennaio i romanisti dovranno riaffrontare la Juventus per arrivare in semifinale ma ancora non si sa se all’Olimpico (probabile) o allo Juventus Stadium.

La seconda eventualità si verificherebbe solo nel caso in cui la Lazio battesse il Parma in casa ed il Napoli dovesse perdere al San Paolo contro l’Atalanta. A quel punto, poiché i biancocelesti sono i detentori della coppa e per la concomitanza del turno casalingo tra le romane, i giallorossi dovrebbero andare a Torino. La sfida con i bianconeri sarà interessante anche per capire se il tecnico francese ha capito gli errori fatti nel big match del 5 gennaio e se l’acquisto di Nainggolan è servito a diminuire il gap con i campioni d’Italia. In ogni caso, prima la squadra di Garcia deve concentrarsi sulle partite casalinghe contro Genoa e Livorno, quantomeno per mantenere il distacco sulla Juventus e cercare di allungare su Napoli e Fiorentina, dirette concorrenti per entrare in Champions League dalla porta principale. Per quanto riguarda il mercato, in uscita ci sono Borriello, Marquinho, Caprari, Romagnoli e Burdisso ed in entrata servirebbero un terzino sinistro ed un centrale difensivo. Se negli ultimi giorni si riuscisse a chiudere anche per un quinto centrocampista centrale, la Roma avrebbe una rosa completa ed assolutamente competitiva. Se così fosse, Sabatini avrebbe portato a termine un capolavoro non solo economico, chiudendo il bilancio della Roma in positivo ma soprattutto qualitativo, in quanto Garcia avrebbe a disposizione un roster invidiabile.

Fonte: Massimo De Caridi

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