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Il suicidio mediatico dell'anarchico Sabatini (Video)

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 20-03-2016 - Ore 12:50

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Il suicidio mediatico dell'anarchico Sabatini (Video)

EDITORIALE - Carenza d’affetto? Solitudine all’interno dell’azienda per la quale lavora da 5 anni? Non possiamo ritenere che Walter Sabatini abbia scelto una sorta di suicidio mediatico, per la sua persona e per la squadra della quale rappresenta la suprema gestione della guida tecnico-sportiva, visto che fino a prova contraria è il Direttore Sportivo della Roma.

Senza entrare nel merito della scelta di rassegnare le dimissioni e quindi di voler interrompere il rapporto con i giallorossi con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo contratto (giugno 2017), ci interessa sottolineare di come, il presentarsi davanti alle telecamere a 20 minuti dall’inizio del match contro l’Inter, partita importantissima in chiave 3° posto, con relativo accesso ai preliminari di Champions, sia stata una scelta  “infelice”.

In questo momento della stagione, con la Roma protagonista di una rimonta importante, ma ancora non salda nella posizione che possa permettere ai giallorossi di tentare un accesso dalla porta secondaria alla Champions, alla vigilia di una derby che si prospetta durissimo, con una sosta di campionato che sicuramente permetterà ai media locali di alimentare la discussione per 10 giorni sulle parole del DS ieri sera, ci aspettavamo che Sabatini potesse considerare tutti questi elementi e quindi evitare esternazioni così deflagranti, anche se note oramai a tutti.

Suonano come un “cazziatone” le parole del tecnico, Luciano Spalletti, anticipate in conferenza stampa e poi confermate nel siparietto andato in onda in tarda sera nella “mix zone” dello stadio Olimpico.Posso parlare io un minuto? Sennò parla sempre lui.. Nessuno può parlare di quello che succederà il prossimo anno perché sono dispersioni di attenzione e di mancanza di contributo alla squadra come ha avuto in questo periodo qui, perché quando mi vuole fare i complimenti, si fanno prima di tutto ai ragazzi per come si allenano e per come stanno interpretando il loro lavoro e poi a tutti quelli che lavorano dentro a Trigoria che rimettono a posto tutte le cose dalla mattina alla sera perché loro, quelli che vanno in campo, le trovino a posto. Lui è uno di questi, al mio pari, di Baldissoni, i magazzinieri. Nessuno può dire, è lo stesso con i calciatori che uno viene e dice di voler andare via. Chi dei calciatori dice che vuole andare via ora, sbaglia perché poi comincia quella fuga di energia, di attenzione che bisogna avere poi per queste 8 partite perché dentro queste 8 partite ci sarà quello che faremo dopo. Chiedetegli di queste 8 partite e poi a giugno…

I meriti di Walter Sabatini sono fuori discussione, il fatto di aver gettato le basi per un progetto tecnico solido, lasciando in dote a chi verrà, un patrimonio di calciatori incredibilmente florido, non può far passare in secondo piano l’atteggiamento mediatico “anarchico” del DS romanista.

Qualcuno metta un punto a questa situazione così scivolosa e francamente inopportuna.

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