Iturbe torna al gol, ma l’esplosione è ritardata ancora

Juan Manuel Iturbe torna al gol. Non succedeva da ottobre. Dalla partita contro la Juventus, fin qui unico acuto insieme alla rete segnata al Cska Mosca in Europa. L’argentino ha segnato in tutte le tre competizioni: Champions League, Serie A e Coppa Italia. Certo, non si può dire ancora che valga i 25 milioni spesi in estate da Walter Sabatini, ma Rudi Garcia, anche per le varie defezioni periodiche (vedi Gervinho), ha dimostrato di non scaricarlo. Contro l’Empoli, la sua è stata una partita sufficiente. L’unica nota positiva, gol e occasioni create a parte, è stato l’atteggiamento tattico. Il tridente con Totti e Destro, e quindi senza un’altra ala d’attacco, gli permette di svariare di più sulle zone calde del gioco di Garcia: le fasce. Infatti il capitano, arretrando sulla trequarti, consente la sovrapposizione centrale a Destro e la libertà di inserirsi a Iturbe. Senza Ljajic o Gervinho, il giovane argentino può cambiare più frequentemente fascia, approfittando della maggiore staticità degli altri due compagni di reparto. Dribbling facile e meno rigido delle ultime uscite, maggiore lucidità nei passaggi, Iturbe è sembrato in miglioramento rispetto alla trasferta di Palermo, dove il tecnico francese l’ha ampiamente bocciato sostituendolo al Primavera Verde. Il livello atletico era certamente diverso dalla partita di sabato sera, ma Garcia ha motivi per credere nella sua esplosione, anche perché i presupposti ci sono tutti: grinta e voglia di migliorare (“devo crescere, ora sono una pippa” aveva detto Iturbe), oltre che qualità tecniche indubbie. Di partite ora ce ne saranno molte (due a settimana ormai), e gli spazi dove mettersi in mostra non mancheranno. Iturbe ha davanti a sé mesi decisivi…