JUVE-ROMA: il bel calcio che non s'è visto

Rocchi ha fatto un disastro. Con la partita di domenica avremmo dovuto assistere ad un meraviglioso spettacolo di bel calcio italiano ed invece abbiamo visto un meraviglioso spettacolo di indecenzasportiva. 

Un campionato falsato, già stabilito dalla sesta giornata, forse no. Anzi, speriamo di no. Certo è, però, che una così bella figura davanti a tutto il mondo, non la si è fatta. 

E' un enorme dispiacere, un'enorme amarezza. E non solo per i tifosi romanisti, che sono stati accusati inopinatamente di "piagne" sempre dopo una sconfitta, sono stati accusati di essere dei complessati, vivere il retaggio storico di un perenne senso di inferiorità e di ingiustizia nei confronti della "vecchia signora".

Le cose non stanno così. Abbiamo perso tante volte, ma al di là della normale "rosicata" del lunedì, non si è andati. 

E dico che le cose non stanno così, perché, anche se a nessuno piace perdere, accettare la sconfitta nell'onestà è più semplice, farlo nella disonestà no. E quelle di ieri e di oggi non sono chiacchiere da baretto. Non sono solo sulle bocche dei giallorossi, ma ne parlano tutti. Spagna, Inghilterra, Francia. 

Un arbitraggio a dir poco discutibile, ha rovinato il campionato.

Juventus-Roma finisce in Parlamento. Il gol diventa politica. Si dà il via alle polemiche. Si analizza ogni episodio.. Il braccio di Maicon, il rigore su Totti, il gol di Bonuccci, l'intervento di Pjanic, la pioggia di gialli (non ultimo quello dato a Totti per l'esultanza....), i rossi, le diverse giornate date a Manolas e Morata, la "sviolinata" di Garcia, gli scontri e gli insulti sugli spalti. E poi tutte le dichiarazioni post partita, anche da parte di chi, a mio modesto parere, si sarebbe dovuto tenere fuori e dimostrare superiore (V. Emma Agnelli). 

Ma dov'è il calcio italiano?

Il risultato sulla carta è 3-2, con tre gol bianconeri su tre dubbi. Si sta parlando solo di questo, ma era ovvio. 

Non si è parlato, però, dell'azione che ha portato Iturbe a spiazzare Buffon. 

Non si è parlato di Francesco Totti che è arrivato a n° 236 reti in Serie A a 38 anni. 

Non si è parlato del (poco, ahinoi) bello che comunque c'è stato. Perché tra le righe c'è stato. 

Juventus e Roma sono due grandi squadre, competitive anche in Europa, forti, decise e determinate. Molto diverse. La Roma quest'anno sta dimostrando di riuscire a tenere testa alla favorita, di essere un'avversaria che non si fa schiacciare, pronta e da non sottovalutare. 

Purtroppo, però, quello che si è visto è stato altro. E Juve-Roma sta continuando ancora oggi, dappertutto, dall'etere a fuori dagli uffici. 

Ha ragione Garcia, quando dice che è stata "una gara che fa male al calcio". Come si fa a non essere amareggiati, a stare zitti e non dire nulla? Chi riesce a stare zitto, non ama il calcio, il bel calcio, intendo; perché se lo amasse davvero non potrebbe esimersi dal commentare questo scandalo. Perché di scandalo si tratta. 

Vive meglio, chi non tifa calcio. (In Italia). 

E Rocchi chiede scusa e torna sui suoi passi, ma tanto il danno è stato ormai fatto. 

Possiamo, anzi, dobbiamo andare avanti e pensare solo a vincere. Come prima. No, scusate, PIU' di prima.