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La lunga guerra tra Napoli e Juventus: De Laurentiis jr. risponde a Marotta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-04-2014 - Ore 20:16

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La lunga guerra tra Napoli e Juventus: De Laurentiis jr. risponde a Marotta

Amore tra Juventus e Napoli non ce n'è mai stato. Antagonismo sano e qualche volta anche sopra le righe, sempre, soprattutto negli ultimi anni. I tifosi bianconeri e quelli azzurri più di una volta se le sono dette e date di santa ragione. Ora è arrivato anche il momento della guerra fredda tra le due società. Il pomo della discordia, la vittoria del Napoli, domenica scorsa al San Paolo. Una partita Napoli-Juventus particolarmente sentita dai tifosi partenopei, un appuntamento che vale una stagione. E quando il Napoli vince la festa è grande. L'ambiente si infiamma, il San Paolo è una polveriera, i festeggiamenti per il successo hanno sempre qualcosa di speciale. Ieri Beppe Marotta, da Lione, dove la Juventus era impegnata nella gara d'andata dei quarti di finale di Europa League ha sparato a palle incatenate contro il Napoli. «Ci ha dato fastidio - ha detto il dg bianconero - l'eccessiva euforia dimostrata dal Napoli per una partita che vale solo tre punti. Sembrava l'euforia di una squadra di provincia, con obiettivi come la salvezza. Mi sembra che questo sia molto riduttivo per una società come il Napoli che ha un blasone. I 17 punti di distacco ci stanno tutti». Fin qui Marotta.

La risposta del Calcio Napoli, c'era da aspettarselo, non si fa attendere. Soltanto che a parlare, in questo caso, non è la Società, con qualcuno dei suoi esponenti. È direttamente dalla famiglia De Laurentiis che viene la replica piccata. Luigi De Laurentiis, figlio del patron Aurelio e produttore cinematografico, scrive poche parole su twitter, ma sono parole al veleno. «Marotta grande Ignorante! Confonde il cuore di una città unica come Napoli per 'un'euforia da Provincia» attacca il primogenito del presidente. Parole dure che mettono una pietra tombale sui rapporti tra le due Società e che sono destinate ad infiammare ulteriormente l'ambiente delle due tifoserie.

Insomma tra Juventus e Napoli è ripresa alla grande, con vigore e con una virulenza inaspettate, quella guerra fredda che aveva avuto la sua espressione massima all'epoca della Supercoppa giocata a Pechino, all'inizio della passata stagione agonistica. In quella circostanza il Napoli, rammaricato e deluso per il comportamento dell'arbitro Mazzoleni e dei suoi collaboratori (la partita finì 4-2 ai tempi supplementari, con il Napoli in nove per l'espulsione di Pandev e Zuniga e con Mazzarri mandato anch'egli anzitempo negli spogliatoi), non si presentò, su disposizione di De Laurentiis in persona, alla cerimonia di premiazione. La dirigenza della Juventus se la legò al dito, ritenendo tale comportamento scorretto ed antisportivo e la polemiche fra le due società fioccarono intensissime e durarono per molti giorni.

Poi ci fu una lunga tregua, interrotta nelle scorse settimane dal rimpallo di attacchi e contrattacchi, indirizzatisi vicendevolmente dai due allenatori, Rafa Benitez ed Antonio Conte. La prima stoccata è stata del tecnico spagnolo, il quale ha detto alla vigilia della partita del San Paolo: «La Juventus ha la rosa più forte e d'altro canto ha un fatturato di 300 milioni». Non si è fatta attendere la replica piccata del suo avversario salentino: «Il Napoli ha speso più di cento milioni sul mercato, noi soltanto 20». Poi, passata la furia agonistica della partita, sembrava che le polemiche si fossero finalmente spente. Ed invece eravamo solo all'inizio di una serie di tocchi di fioretto che oggi, con il botta e risposta tra Marotta e De Laurentiis jr., sono stati definitivamente sostituiti da pesanti sciabolate.

Fonte: Ansa

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