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La nona melodia di Rudi Garcia

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-10-2013 - Ore 12:11

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La nona melodia di Rudi Garcia

Garcia come Capello. La Roma conquista la nona vittoria consecutiva in altrettante gare di campionato, come solo la Juventus di Capello aveva fatto, prima che questo record venisse distrutto dalla vicenda Calciopoli. I bianconeri del 2005-2006 erano una corazzata che avrebbe conquistato 91 punti in quella strepitosa stagione; invece questa Roma nasce invece dalle ceneri dalla finale di Coppa Italia persa contro la Lazio e che per i giallorossi è un’onta ancora da lavare.
Nessuno si sarebbe mai immaginato un inizio di stagione così perfetto e, nonostante le pesanti assenze di capitan Totti e di Gervinho, gli uomini di Garcia hanno stretto i denti e con più fatica del solito hanno fatto loro il match. Sin dalle prime battute dell’incontro, si capisce che sarà una giornata molto complicata per i giallorossi: al 3’ del primo tempo, Muriel approfitta di una disattenzione difensiva ed effettua uno splendido tiro ad incrociare col pallone che si stampa sul palo interno ed esce.
La Roma gioca di rimessa e non riesce a pungere come fatto nelle precedenti occasioni, tranne che in una circostanza: Balzaretti crossa un pallone un po’ lungo per Borriello, che colpisce di testa ma è bravo Kelava a deviare in angolo. Sul finire della prima frazione di gioco, altro errore in disimpegno dei giallorossi e Muriel è bravo ad involarsi e poco prima di entrare in area, scarica la sfera sui piedi di Gabriel Silva, che con un pallonetto morbido supera De Sanctis ma non Castan, pronto al salvataggio in sforbiciata quasi sulla linea di porta.
Questo è un segnale molto positivo per i romanisti, poiché lo stesso accadde nella gara precedente col Napoli. Al 44’, Muriel commette un fallo da dietro, sanzionabile col cartellino giallo e sarebbe il secondo ma Bergonzi non è dello stesso avviso.
L’inizio della ripresa è ancora di marca udinese: Balzaretti rilancia male un pallone verso il centro del campo ma colpisce Ljajic ed arriva sui piedi di Di Natale, che di prima intenzione spara un tiro sul secondo palo, che esce di poco anche grazie alla risolutiva deviazione di Castan, non vista dall’arbitro. Proprio alla metà del secondo tempo, Maicon si fa espellere per doppia ammonizione, poiché commette un ingenuo fallo tattico a centrocampo con la difesa giallorossa già ben posizionata.
A quel punto, l’inerzia della partita sembrerebbe tutta dell’Udinese: Guidolin inserisce Maicosuel e Garcia toglie Pjanic per Torosidis, che copre il buco difensivo lasciato da Maicon sulla fascia destra, fa uscire Borriello per Bradley, cercando così di sfruttare Ljajic in posizione più centrale ed il neoentrato Marquinho per uno spento Florenzi. I bianconeri attaccano a testa bassa, chiudendo i giallorossi nella loro trequarti ma lasciando qualche spazio per il contropiede romanista.
Torosidis recupera un buon pallone in difesa, lo consegna a De Rossi, che lancia sulla sinistra per Strootman, l’olandese rientra verso il centro, sfrutta lo splendido movimento di Ljajic, che gli porta via 2 uomini, attende l’arrivo di Bradley e poi scarica la palla all’americano che piazza un piattone sul palo alla destra di Kelava senza che l’estremo difensore udinese possa intervenire. Gli uomini di Guidolin tentano il tutto per tutto ma la solidità difensiva e l’imbattibilità di De Sanctis fanno la differenza anche stavolta.
La Roma si gode le 9 vittorie consecutive, il miglior attacco, in coabitazione con l’Inter e la miglior difesa del campionato italiano e di tutti i maggiori campionati europei. Questi sono numeri da squadra di livello assoluto e va riconosciuta la grande grinta ed il cuore che i giallorossi ci stanno mettendo in ogni incontro sin qui disputato. Dovendo però trovare il classico pelo nell’uovo, si potrebbe dire che le assenze di Totti e di Gervinho hanno influito sulla manovra offensiva della Roma.
Si potrebbe obiettare che tutte le più importanti compagini mondiali risentirebbero dei forfait del loro miglior giocatore e di una risorsa così importante come l’ivoriano. Il numero 27 romanista potrebbe tornare a disposizione già nella gara di giovedì contro il Chievo, quindi da questo punto di vista non si dovranno adottare contromosse ma sarebbe il caso di immaginare una Roma anche senza Gervinho e che possa comunque esser più pericolosa di quanto non lo sia stata contro l’Udinese. Una mancanza più e certamente dolorosissima è sarà quella di Francesco Totti.
Se tutto va per il verso giusto, sarà disponibile per l’inizio di dicembre, quindi nelle prossime 4-5 gare bisognerà lavorare ad una formula che possa far giocare bene i giallorossi senza la loro guida principe, mantenendo al contempo gli equilibri negli altri reparti. La soluzione Borriello ha convinto fino ad un certo punto, poiché la Roma non ha esterni in grado di fornire palloni giocabili per il centravanti napoletano ma tende più a giocare palla a terra. In questo sistema di gioco, forse lo stesso Gervinho o Ljajic sarebbero alternative più costruttive e che meno farebbero sentire la mancanza di Totti.
Il serbo ha nei piedi giocate di altissimo livello e, se ben aiutato, può davvero esser devastante anche partendo da posizione centrale. Lo stesso discorso si potrebbe fare con Gervinho: i lanci di Pjanic, De Rossi, Strootman hanno già regalato grandi emozioni ai tifosi giallorossi e messo in risalto le doti dell’ex Arsenal, che forse stanno capendo di aver giudicato frettolosamente questo ragazzo.
La decima giornata di campionato vedrà la Roma impegnata contro il fanalino di coda, Chievo, in posticipo al giovedì. Sulla carta e grazie ai 23 punti di differenza, sembrerebbe non esserci storia ma sono proprio queste le gare da cui diffidare maggiormente. Per continuare a sognare, Garcia dovrà mantenere la concentrazione a dei livelli altissimi ed isolare la squadra dall’entusiasmo che accompagna i romanisti dopo ogni vittoria.

Massimo De Caridi

Fonte: Massimo De Caridi

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