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La proposta per Napoli-Roma: abbraccio tra giocatori in campo

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-10-2014 - Ore 21:30

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La proposta per Napoli-Roma: abbraccio tra giocatori in campo

Un abbraccio in campo tra Totti e Higuain, tra Hamsik e De Rossi, tra i giocatori del Napoli e della Roma. Sarebbe questo un primo, significativo segnale verso la riconciliazione delle due tifoserie perchè «Napoli-Roma sia l'occasione per accelerare un percorso di pacificazione tra le due tifoserie». La proposta arriva da Vincenzo Panico, presidente della Task Force per la sicurezza delle manifestazioni sportive che oggi a Napoli ha partecipato ad un convegno sulla sicurezza negli stadi.

Il convegno si è tenuto all'Università Federico II ma nella scorsa settimana si era svolto alla Sapienza di Roma, proprio per segnare attraverso la divulgazione ai giovani, l'avvicinamento al match di sabato al San Paolo che per la prima volta metterà a confronto Napoli e Roma dopo il pomeriggio del 3 maggio, dopo gli scontri di Tor di Quinto e lo sparo che ha portato alla morte di Ciro Esposito. Una partita che si giocherà senza tifosi ospiti ma non è detto che il 4 aprile per la partita di ritorno debba avvenire lo stesso. «Per la gara di sabato - ha spiegato Panico - c'erano segnali che non potevamo ignorare. Ma ci sono anche timidi segnali di inversione di tendenza: noi continuiamo a lavorare per un incontro tra i tifosi, anche al di là di quelli ufficiali, perchè maturino i tempi per un dialogo». Un incontro auspicato anche dallo zio di Ciro Esposito, Vincenzo, che ha ricordato come «i tifosi napoletani abbiano dato segnali di pace ma aspettano segnali da Roma, perchè la pace bisogna farla in due». Per la gara di sabato, intanto, lo zio di Ciro si appella alle curve: «striscioni sì, ma slo per ricordare Ciro e chiedere giustizia, qualsiasi messaggio di vendetta sarà un'offesa alla memoria di mio nipote». Nei giorni dell'avvicinamento a Napoli-Roma ha voluto portare la sua testimonianza anche Marisa Grasso, la vedova dell'ispettore Filippo Raciti, che ha sentito il bisogno di venire per «il clima di violenza che si respira intorno a questa partita e che terrorizza», dice lei che in questa vicenda è stata dolorosamente chiamata in causa da quella maglietta «Speziale libero» indossata da Gennaro De Tommaso nella lunga serata dell'Olimpico. Una maglietta su cui la vedova Raciti torna per ricordare quanto abbia «ftto male vedere che si inneggiava all'assassin di mio marito». Un clima di tensione che la Grasso conosce e spera che un giorno passi: «Io sono una donna sconfitta, posso solo testimoniare perchè, magari, posso dare un reale contributo al cambiamento», dice dopo aver raccontato la sua esperienza davanti agli universitari e alle universitarie che sino sono alzati in piedi ad applaudirla.

Fonte: ANSA

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