La prova tv salva Spolli

Che il calcio in Italia non stia attraversando un momento non proprio idilliaco e sotto gli occhi di tutti. Razzismo, intere settori degli stadi chiuse e curve riempite da bambini pronti ad emulare le brutte abitudini dei grandi respecchiano quanto lo sport nostrano sia in difficoltà. Se in più i buoni esempi dovrebbero arrivare dal campo la soluzione a questo problema sembra molto lontana. Ieri durante Catani-Milan, l'attaccante rossonero, Mario Balotelli, ha accusato il difensore etneo, Nicolas Spolli, di avergli rivolto un insulto razzista: "Negro di m....". I toni sono stati immediamente abbassati dalle due società già per bocca dei due allenatori con Allegri che ha dichiarato: "Non so nulla mi è smebrato un normale battibecco di gioco" e De Canio che prontamente ha difeso il suo calciatore: "Nicolas è un ragazzo garbato. Si sarà sicuramente trattato di un fraintendimento". Timidamente, a microfoni spenti, alcuni compagni di squadra del difensore hanno aggiunto: "Gli avrà dato al massimo del pezzo di m...., Spolli non si sognerebbe mai di offendere una persona per il colore della sua pelle". 

La prova tv in più non sembra evidenziare nulla di grave unico labiale raccolto quello di Balotelli: "Non dirmi negro di m....". 

Intanto, Spolli a caldo ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, nè per respingere le accuse nè per, eventualmente, scusarsi. Ed anche il Catania ha preferito il silenzio, non diramando alcun comunicato.

Il tutto, dunque, sembra destinato a concludersi in una bolla di sapone a meno di provvedimenti a sorpresa adottati dal Giudice Sportivo.