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La Roma strapazza il Genoa e si mantiene in scia di una Juventus da record

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 13-01-2014 - Ore 19:00

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La Roma strapazza il Genoa e si mantiene in scia di una Juventus da record

Roma devastante contro il Genoa. I giallorossi vincono 4-0 contro i grifoni in un match senza storia sin dalle prime battute. Prima Florenzi realizza un gol in rovesciata degno di parola, l’uomo delle figurine Panini, poi torna a segnare capitan Totti dopo 3 mesi, quindi il turno di Maicon su splendido assist di Florenzi ed infine bomber Benatia, che ancora di testa e ancora su calcio d’angolo, sigilla l’incontro. I rossoblu erano privi dell’asse portante della squadra: capitan Portanova a comandare le operazioni in difesa, Kucka a dare brillantezza al centrocampo e Gilardino per scardinare le difese avversarie. Con tutti il rispetto per chi li ha sostituiti, l’assenza di questi 3 elementi si è rivelata troppo pesante per poter impensierire la retroguardia romanista.

La squadra di Rudi Garcia, quando è in giornata, ha poche rivali nel campionato italiano. Se Maicon non viene bloccato a dovere, se Gervinho è libero di correre palla al piede, se non si riesce ad anticipare le giocate di Totti, se Strootman e Pjanic dirigono le manovre giallorosse da registi di chiara fama mondiale e se Nainggolan prende il posto di De Rossi senza farlo rimpiangere, se Florenzi segna un gol da cineteca e regala assist da grande giocatore, cosa si può chiedere di più?

Purtroppo poi ti accorgi che nonostante la Roma abbia chiuso il girone d’andata facendo lo stesso punteggio della Juventus nell’anno precedente, ti trovi a -8 dal vertice e a +2 dal Napoli terzo in classifica. Tornando alla gara contro il Genoa, da sottolineare la prova di Florenzi, che segna e fa segnare ma anche la prestazione di Dodò che addirittura fa meglio della partita di giovedì contro la Sampdoria pur avendo di fronte quel Vrsaljko che tanto bene ha fatto sinora ma che contro il brasiliano è andato in grandissimo affanno.

Per la prima volta in campionato, nonostante mancasse uno dei 2 centrali difensivi titolari, la Roma non ha preso gol. C’è da dire che il Genoa in fase offensiva, privo di Gilardino e con Calaiò stretto nella morsa di Benatia e Burdisso e dai continui raddoppi di Nainggolan, riesce a toccare 3-4 palloni in tutto il match ed infatti viene sostituito da Gasperini, quando gli ospiti restano in 10 uomini. De Sanctis rimane totalmente inoperoso per 90’ e deve solo bloccare un paio di innocui cross dalla trequarti. In questa gara, mancava Castan ed è stato rimpiazzato da Burdisso, che per una volta non lo ha fatto rimpiangere. Pjanic è padrone assoluto del gioco e smista palloni sia sugli esterni che in verticale con classe ed eleganza, mentre Strootman sradica palloni agli avversari in maniera energica ma mai scomposta. Nainggolan è alla seconda gara ufficiale con la maglia della Roma, e per la prima volta in campionato, ma il suo impatto con l’ambiente romano è straordinario sia fuori che in campo. I compagni sembrano conoscerlo da sempre e lui si adatta senza fatica a giocare con loro. Giovedì aveva al suo fianco De Rossi e si è messo come interno sinistro nel centrocampo a 3, stavolta il mediano di Ostia era squalificato e ha preso il suo posto. A differenza di Bradley, discreto nella fase di interdizione ma meno rapido nel far ripartire la manovra, il belga sa strappare molti palloni agli avversari, sa quando velocizzare il gioco, quando smistare il pallone ai compagni di reparto e quando provare il lancio lungo o corto per gli esterni o quando verticalizzare. Garcia aveva bisogno di un giocatore così e Sabatini glielo ha prontamente messo a disposizione, battendo sul tempo la concorrenza di Napoli, Juventus, Milan ed Inter, non proprio contendenti facili da superare in campo come nel mercato.

Davanti, con Totti da centravanti arretrato, il gioco è sempre piacevole da vedere e le occasioni da gol aumentano all’ennesima potenza: Gervinho si scatena sulle fasce, Florenzi copre quando i giallorossi non sono in possesso palla o quando Maicon o Dodò salgono, segna e fa segnare. Dopo un periodo di appannamento, sembra che stia tornando il bel giocatore d’inizio stagione, se così fosse la Roma ne avrebbe guadagnato parecchio. Piacevole nota finale: l’esordio nel nostro campionato dell’appena maggiorenne Tin Jedvaj. Il croato prende il posto di Maicon sulla fascia destra ed il brasiliano gli dà le indicazioni per poter giocare in maniera serena. Si vede che è molto emozionato ma sembra esser un giocatore dotato di buoni mezzi, bisognerà continuare a lavorarci come sta facendo Garcia. Il girone d’andata è finito e gli uomini del mister francese hanno portato a casa 44 punti, che se confermati nella seconda parte di stagione, vorrebbero dire sfiorare i 90 punti. Finora l’unica squadra ad avere superato quella cifra è stata l’Inter nella stagione post-Calciopoli, quando la serie A era priva di Juventus e Napoli e con un Milan penalizzato in campionato e che pensava a trionfare in Champions League. In questo momento, la Juventus ha 52 punti, record assoluto nel campionato a 20 squadre e con 3 punti in palio; se dovessero proseguire su questi livelli, le proiezioni la porterebbero a 104, cosa mai riuscita neanche in Spagna al Real di Mourinho, fermatosi a 100, in una Liga che vedeva 2 squadre nettamente superiori a tutte le altre.

 

Fonte: Massimo De Caridi

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